Buiomega71 • 7/08/15 10:48
Consigliere - 27118 interventi Buiomega71 presenta: La lunga estate del brivido dell'imprevisto- 23 Inediti non davinottabili-
L'incipit è ferocissimo e sbalordisce per crudeltà: un'autostrada di giorno, la MDP carrella sul cavalcavia, il ronzio delle mosche, voci fuori campo simulano un gioco erotico a tre, una Porsche rossa con le portiere aperte, i corpi di un uomo e una donna, nudi, tra la spazzatura, crivellati di colpi. Stacco, la canna di una pistola in primo piano,la statuina di un kobra e di una mangusta che lottano...
E io mi dicevo: questo Borghi ha i numeri...
Poi, però, allo scorrere dei minuti, il film sembra afflosciarsi in dialoghi estenuanti e filosofeggianti, con Rende Rae Norman, notevole e feroce "bloody mama", che vive in una casa che sembra un museo di cianfrusaglie in mezzo al deserto con sua figlia Tuesday Kinight e un carisma di leader senza scrupoli da rasentare l'improbabile.
Madre e figlia pensano al colpo della vita per sistemarsi per sempre, e come mantidi religiose uccidono senza pietà i loro partner maschili (la figlia e soggiogata dallo strapotere della perfida madre).
Il problema del film, però, sta nell'intelaiatura.
Alla fine che film voleva fare Borghi? Un "rapina movie"? Un omaggio ai "gangster movie" settantiani di Roger Corman, Lewis Teague, Jonathan Demme e Steve Carver? Un pulp? Un noir? Un ritratto della ferinità femminile?
Tutta questa impepata nuoce alla riuscita del film, che prende troppe vie ma si risolve in nulla.
Borghi ci va giù di turpiloquio e di sesso (memorabile la virago della Norman che fa sesso con due giovani stalloni, per poi spomparli:"
Allora, scopatori? Tutto qui quello che sapete fare?", e qualche zampata cinica riesce pure a portarla a casa (la bastardata dell'amante gay, le statuine di Gesù bambino continuamente fracassate che nascondono gioielli rubati, la tortura della gabbia nell'acqua, alcune stoccate nei dialoghi e nelle volgarità da film porno), ma non porta la sua opera fino in fondo, lasciando uno spiacevole amaro in bocca.
Già i film sui colpi e le rapine non mi fanno impazzire, e qui il tutto è tirato un po' troppo per le lunghe (e anche la rapina-con massacro-finale non lascia tracce, tanto e approssimativa e tirata via).
Borghi alcune idee, comunque, le ha (l'incubo dell'esecuzione capitale che ha i tratti di un esorcismo, il brutale accoltellamento di un gangster tra gli animali impagliati-non molto dissimile da quella del cieco sbranato dal suo cane in
Wild Beasts, con i versi dei vari animali-le auto piene di santini e ninnoli religiosi, il sesso gay tra il poliziotto di colore e Tony Maggio), però è alquanto fastidioso vedere Tuesday Knight (
Nightmare 4) che per tutto il film riprende ogni cosa con la sua telecamera sempre sul REC (sembrava di vedere il figlio scemo di Bette Midler e Richard Dreyfuss in
Sù e Giù per Beverly Hills) e la chiusa finale (che vorrebbe essere beffarda) risulta scontata e ben poco sorprendente.
Peccato, perché il potenziale per fare un buon noir "cattivo e selvaggio" c'era: le location afose e desertiche, una madre folle e crudele, una figlia soggiogata, il manzo Billy Wirtch (che assomiglia a Javier Bardem) che si insinua tra le due, la religiosità (il titolo si riferisce a un episodio dell'infanzia del gay Tony Maggio, quando ruppe una statuina del bambin Gesù credendolo di averlo ucciso), una forza narrativa che sembra espoldere ma che, invece, non esplode mai, restando nel limbo del "si poteva fare..."
Opera, dunque, non del tutto riuscita, che lascia più dubbi che certezze. Il talento di Borghi, però (qui al suo primo e unico film) è tutto da verificare...
Pare che sia uscito anche al cinema da noi, col visto censura n°89300 del 27/01/1994 e il divieto ai 14.
Al
Seattle film Festival scrivevano: "
Un film degno del miglior Sam Peckinpah!". Insomma, avrei delle riserve a questo punto...
Momento cult: Eve (Tuesday Knight), con in mano la sua inseparabile telecamera, si intrufola nella roulotte dove dorme-nudo-il manzo Travis (Billy Wirtc). Lui si sveglia e le dice :"
Che fai?", e lei , sempre riprendendo, "
Voglio vedere il tuo cazzo! Fammi vedere il cazzo. Oddio, è bellissimo!"
Buiomega71