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grierson ha un problemino: deve dimostrare all'universo mondo di essere il più inarrivabile strafigo del cosmo. per farlo ci dà dentro con un indigesto umorismo hipster, traducibile in vagonate di citazionismo perlopiù strettamente verbale (ancorché inessenziale ai fini dell'organicità narrativa e della caratterizzazione del protagonista), scodellato un chilo al minuto per ostentare coolness; un battutario quasi mai felicissimo, che sostanzialmente a niente serve se non a far dire al cultore che la sa lunga "cacchio ma hai sentito come ha citato misery!?!?" "wei, l'hai riconosciuta quest'altra? era un fine riferimento a die hard!". d'accordo, con quell'aria da john trent misto ash, o'toole (e suo annesso doppleganger consigliori) sarebbe forse stato meno credibile in un contesto più austero, ma questo cacciargli in bocca 50 citazioni-ammiccamenti-injokes ogni 3 minuti, francamente evitabile, invalida nettamente la qualità di un prodotto che comunque dimostra alto tasso di originalità (quanto meno strutturale) e di imprevedibilità anche senza bisogno di tale spacconeria (che funziona meglio quando traslata sul piano visivo: si veda la citazione dell'estasi nekromantika quando viene aperto il frigo: lì sì che ci si frattura la mascella ridendo), e i cui 10' finali andrebbero isolati quale ideale materia di studio per chiunque intenda cimentarsi alla regia di un horror. *** secco, confidando che per le future due mandate venga corretto un po' il tiro.
Daniela
Herrkinski, Lupus73, Kinodrop, Schramm, Anthonyvm, Cotola
Capannelle, Dave hill
Max dembo