Buiomega71 • 20/06/15 09:40
Consigliere - 27145 interventiNOTTI E NEBBIE DEL GIAPPONE
Parto già dal presupposto che il capolavoro di Oshima rimane irraggiungibile e di un altro livello (su tutti i fronti, sia viscerali che artistici)
La storia drammatica di Abe Sada che sconvolse il giappone degli anni '30, viene messa sullo schermo, per prima, proprio da Tanaka
Invero il raffronto con l'opera di Oshima sarebbe impietoso (Tanaka perderebbe su tutta la linea), anche se però rimane molto più fedele ai fatti di cronaca che nemmeno il suo più illustre "antagonista"
Abe Sada (un intensa Junko Miyashita, doppiata da Milena Vukotic) si chiude in una stanza d'albergo con il suo amante, strombazzando a più non posso, usando come contorno dei loro giuochi erotici sakè e cibarie varie, riempiendo la stanza dell'alberghetto dei loro umori e dei loro olezzi sprigionati dai loro corpi in amore.
La claustrofobia, il sentore di amour fou, la morte che alleggia ghignante, sono comunque ben resi dal regista giapponese
Ma l'amore bello e intenso, si sà, dura poco e la frase profetizzante di Abe Sada al suo innamorato ( "
Te lo taglio, così nessun altra lo toccherà!", brandendo un luccicante coltello indirizzato alle parti intime dell'amato) diventa realtà, quando l'uomo decide di lasciare quell'alcova per raggiungere la sua famiglia, Abe Sada verrà presa da delirio/femmineo/possessivo, strangolando l'uomo con il suo obi, per poi asportarle pene e testicoli (in una sequenza che rasenta livelli gore notevoli) e incidendo sulla pelle dell'uomo, sempre con il coltello, "
Abe Sada e Kichizo sempre insieme". Lascerà la stanza e girerà con il pene (che intanto marcisce) nascosto sotto il suo kimono, coccolandolo come un bambino e non separandosi mai da lui.
Il sesso (a confronto di Oshima) è solo suggerito negli standar degli erotici dell'epoca , così come l'evirazione, molto più devastante in Oshima, e , a differenza di Oshima, Tanaka, esclude ogni altro soggetto dal loro rapporto amoroso e totalizzante
Peccato che per guadagnare metraggio ci infili pure delle immagini di repertorio sulla guerra cino/giapponese che smorzano la claustrofobica dannazione dei sensi (ci sono pure esecuzioni alla
Africa Addio) e che tra i due amanti non ci sia quell'alchimia furente e devastante che risaltava nel film di Oshima
Ta funghetti infilati lì per renderli più saporiti, gelosie e insana passione, Tanaka dà alla sua opera un sentore di decadenza e morte, immergendolo in un tessuto scarno e spoglio, lambendo, a volte, l'horror.
Ta le sequenze cult: Mentre Abe Sada e il suo amante amoreggiano con i funghetti, una gheisa canta e strimpella con il suo shamisen, Abe Sada colta da crampi alla pancia, sgattaiola in bagno, si siede sulla tazza e si lascia andare a una soave scorreggetta (la sua espressione di relax, sulla tazza, e degna di un Cicero movie), i flasback sulla vita di Abe Sada, e il padre che la punisce per la sua "troiaggine", l'emblematica scena feticistica dei capelli .
Insomma, un "roman porno" (non per nulla produce la Nikkatsu) che ha i suoi momenti e non scevro di certà morbosità. Anche se
L'impero dei sensi era tutt'altra dimensione.
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Buiomega71
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