Meryl Streep regge con l'innata bravura sulle sue spalle un film che non avrebbe neanche ragione d'essere, vista la pochezza della trama che tra l'altro non ha nulla di veramente interessante (a parte il colpo di scena nell'ultima parte che probabilmente non metterà tutti d'accordo). Soderbergh si rivela regista adatto soprattutto ai film movimentati (come la saga di Ocean), meno a prodotti principalmente imperniati sui dialoghi come questo. Noioso.
Steven Soderbergh dirige un film fondato quasi unicamente sul dialogo (il titolo è una sorta di dichiarazione di intenti), in cui la storia è minimale e molto è lasciato all’improvvisazione. Il risultato è interessante e lontano da un semplice esercizio di stile, sebbene i contenuti risiedano sotto la superficie e si possano riassumere in riflessioni (a volte acute altre meno) sul rapporto tra arte e vita. Si tratta, al netto dell’interesse che si può provare per questo tipo di pellicola, di una buona occasione per godere della performance di un ottimo gruppo di attori.
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