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Curiosità su Lo straniero - Film (1967)

CURIOSITÀ

1 post
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  • Lucius • 25/07/12 21:43
    Scrivano - 9052 interventi
    Le vicende che ne hanno segnato la produzione possono spiegare, anche se solo in parte, il suo destino, questa sorta di damnatio memoriae.
    Subito dopo l’improvvisa scomparsa di Camus e sull’onda del rinnovato interesse per il romanzo, Dino De Laurentis ne acquistò i diritti cinematografici ma, nel contratto Francine Camus, vedova dello scrittore, si garantì la scelta del regista e il controllo costante sul lavoro di adattamento, anche attraverso un collaboratore di sua fiducia. Per i ruoli dei protagonisti Visconti pensò inizialmente ad Alain Delon e a Claudia Cardinale ma poi – troppo giovane lui e troppo bella lei - furono scelti Marcello Mastroianni e Anna Karina.
    Furono necessarie sei diverse stesure dello script prima di arrivare al copione definitivo, nel novembre del 1966. La vedova Camus insistette per una riduzione assolutamente fedele al testo e pretese che fossero eliminati tutti i riferimenti anche larvati alle tensioni sociali e razziali dell’Algeria del periodo. Mortificò in questo modo l’idea originaria di Visconti che avrebbe voluto rileggere la storia di Meursault alla luce dell’evoluzione storica dei fatti d’Algeria e sottolineare il valore simbolico dell’arabo ucciso e del suo gesto.
    Dopo l’approvazione di Francine Camus, il 6 settembre 1967 il film fu presentato ufficialmente in concorso alla 28° mostra del cinema a Venezia, in versione italiana con, tra gli altri, Edipo Re di Pasolini e Belle de Jour di BuHuel che vinse il Leone d’Oro. Fra il 14 ottobre 1967 (rappresentazione in prima nazionale a Roma) e la fine del 1968 il film fu proiettato in Italia e nelle principali capitali europee. Inizialmente Visconti difese il suo film contro le critiche più severe sottolineando le affinità profonde che lo legavano allo scrittore francese.

    A cura di Rita Borghi.