Undying • 18/11/09 15:34
Comunicazione esterna - 7565 interventi Il perbenismo vittoriano della MGM e l'inversione del ruolo di Ingrid Bergman
Formalmente contenuto sul piano estetico (ma pure nei contenuti) il film può essere considerato punto di misura e/o termometro in grado di svelare il livello di horror cui la casa di produzione
Mgm potesse dare corso attorno agli Anni Quaranta.
Vale la pena, infatti, ricordare che la casa in questione, vittima di un perbenismo non giustificato (assente in alcune produzioni antecedenti e destinato a crollare con il passare degli anni), guardasse con sospetto agli horror di casa
Hammer.
Non che, in precedenza, non vi fossero stati casi di produzione estrema:
Irving Thalberg si era dimostrato eccessivo, agli antipodi di questa stessa filosofia, e basterà ricordare che è lo stesso produttore che spinse per realizzare, per conto della
Mgm, il controverso
Freaks.
Comunque, questa nuova versione de
Il dottor Jekyll e mister Hyde è molto orientata sul contenuto letterario adattabile all'ottima performance artistica del divo del tempo, ovvero
Spencer Tracy.
Da sottolineare l'improvviso scambio di ruolo (anticipato da Daniela più sopra) tra
Ingrid Bergman e
Lana Turner.
Per evitare di restare confinata in ruoli melensi e romantici, la stessa
Bergman chiese di interpretare Ivy, anziché il ruolo (previsto nel copione) della fidanzata.
Il Dandi
Von Leppe, Almicione, Rebis
Undying, Ciavazzaro, Pigro, Keyser3
Lovejoy, Daniela, Rufus68, Nicola81, Artemio77
Puppigallo, Il Gobbo, Galbo, Marcel M.J. Davinotti jr.
Mascherato