Zuppa d'anatra - Corto (1927)

I nostri eroi, qui a inizio carriera, sono due straccioni inseguiti dalle guardie del parco. Si rifugeranno nella villa di un ricco colonnello rubicondo e baffuto, momentaneamente assente, prendendone il posto (Ollio). Stanlio, come accadrà anche in un’altra comica, farà la domestica. Ci sono più che altro inseguimenti, un paio di malintesi e il tutto è un po’ troppo ripetitivo. Persino il loro grande talento non può salvare questa comica stiracchiata. Non male il momento dell’incontro col vero colonnello. Mediocre.

Due barboni braccati finiscono in una villa dove si fingono proprietari. La comica ha il suo momento migliore nelle dinamiche tra Stanlio (vestito da domestica) e Ollio e i due aspiranti affittuari: le gag in questo caso sono decisamente spiritose. Il finale è un po' troppo caciarone, secondo il gusto più chiassoso dell'epoca. Nel complesso, un cortometraggio che si può vedere, anche con divertimento.

Ne è tratto il celeberrimo remake, ricco di Finalyson e di Thelma Todd. Anche quest'opera del muto, però, pur senza toccare i vertici del bellissimo rifacimento sonoro, azzecca vari punti, molti dei quali ripresi pochi anni dopo, compresa la notisima trovata del biliardo. I due sono in gran forma e, tolto il finale un po' troppo movimentato (ma all'epoca era quasi un passaggio obbligato), dimostrano la loro maestrìa.

Per sfuggire alle guardie, i due barboni Laurel & Hardy si rifugiano in una villa momentaneamente disabitata impersonando il primo una domestica, il secondo il proprietario della magione. Una comica muta divertente che darà vita ad un remake. Corto piuttosto animato a partire dall'inseguimento iniziale in bicicletta. Godibili le trasformazioni di Stan in poco piacente cameriera. Finale assai dinamico.