Dalla serie di romanzi dedicati da Ed McBain all'ottantasettesimo distretto di polizia di New York, un film televisivo che assomiglia piuttosto a una puntata di HILL STREET GIORNO E NOTTE appena più rifinita, in cui diversi agenti e detective si occupano di molteplici casi destinati in qualche modo quasi tutti a confluire per dare un quadro d'insieme della quotidianità al distretto. Si comincia con il protettore di una prostituta ucciso e su una morte simile occorsa a una bella ballerina bionda mentre nel frattempo si indaga su un serial killer che uccide in lavanderia. Per quest'ultimo la cosa si risolve...Leggi tutto presto con il sistema della classica “esca”, una poliziotta di bell'aspetto che lo attende sul "posto di lavoro", ma per quanto riguarda gli altri due delitti - ai quali se ne aggiungeranno di ulteriori - andranno studiati espedienti meno scontati, studiando a fondo i casi e interrogando chi di dovere.
Tra gli investigatori si mettono in luce due coppie: quella composta da Steve Carella (qui interpretato da Dale Midkiff) e dal baffuto Meyer Meyer (Pantoliano), e quella di cui fanno parte Bert Kling (Johansson) e l'esperta in travestimenti di cui sopra, Eileen Burke (Parker). Carella è sposato con una sordomuta con la quale condivide una storia dolcissima, Kling aveva invece una relazione con la modella che conosceva bene la ballerina uccisa nelle prime scene. La storia si evolve in un profluvio di dialoghi con qualche freccia al proprio arco (si sente la mano di uno specialista del campo come Larry Cohen) che di tanto in tanto fanno sollevare un sopracciglio, ma nel complesso la trama è estremamente tortuosa e faticosa da seguire: al solito sviluppare in meno di un'ora e mezza un romanzo si rivela impresa ardua per chiunque.
Colonna sonora soffusa tipicamente da noir d'epoca (siamo invece a metà Anni Novanta), formato 4:3 che non rende giustizia alle immagini comunque adagiate su standard anonimi nonostante l'evidente desiderio di confezionare qualcosa di più ambizioso. Anche il cast non ha modo di brillare e tutto l'insieme si sgonfia presto, soprattutto quando in mezzo finiscono scene come quella della prostituta a cui si rompono le acque al distretto e partorisce seduta stante: siparietti che danno la netta impressione di essere inseriti senza cura alcuna per dare movimento a un film che non ne avrebbe alcun bisogno; già così si parte da quello che parrebbe un giallo per precipitare poi invece in traffici di droga e diamanti che sono da sempre lo sfondo naturale di un certo tipo di polizieschi. Insomma, routine di scarsa presa. Forse con qualche interpretazione d'eccellenza si sarebbe potuto fare di meglio (altrove si è usato Randy Quaid per dare il volto a Carella, per esempio), ma l'impressione è che oggi se ne ricaverebbero sicuramente più puntate, da romanzi tanto complicati.
Solitamente i romanzi di McBain con protagonisti i poliziotti dell'87° distretto sono assai interessanti. Non è così, purtroppo, per questo film per la TV tratto da uno di essi. Interpreti poco incisivi, trama infarcita di eventi non interessanti e fuori contesto, caratterizzano un prodotto "piatto" anche dal punto di vista registico. Piuttosto fiacco anche lo svolgimento della trama, fino a un finale che non regala troppe emozioni. Si poteva fare di più.
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HomevideoZender • 20/06/23 10:12 Capo scrivano - 49353 interventi
Curioso che Amazon Prime abbia reso disponibile questo film sbagliando a "etichettarlo". Non si tratta infatti di 87° Distretto - L'impronta dell'assassino come compare su un titolo giustapposto all'inizio (che è un altro film dello stesso ciclo tratto da Ed McBain) ma di questo "Un caso difficile per l'87° distretto". Quando infatti compaiono i crediti originali sui titoli di testa sono ovviamente quelli corretti. E' sbagliato solo il titolo italiano (e di conseguenza quello riportato in tutti gli elenchi Prime, almeno finché non si accorgeranno dell'errore).