Note: Tratto dalla storia vera di Mary Shepherd, che tra il 1975 e il 1980 ha vissuto in un furgone sul vialetto di casa di Alan Bennett, sceneggiatore del film
La bizzarra convivenza tra uno scrittore e un'anziana signora che vive in un furgone sul viale di casa dell'uomo. Tratto da una storia vera, è un film imperniato sui dialoghi ironici tra i due protagonisti che sviluppano un particolare legame personale. La sceneggiatura è anche un piccolo saggio sociologico. Brillante l'interpretazione di Maggie Smith che interpreta un'anziana senzatetto con grande efficacia. Molto curata l'ambientazione. Buono il doppiaggio italiano. Un buon film.
Un'anziana bisbetica e indomabile, ridottasi per caparbia scelta a una vita da barbona, abita un pittoresco e scalcinato van parcheggiato qua e là in un quartiere londinese, tra la morbosa curiosità dei vicini, ma (anche) con un tocco di solidarietà. Nonostante il grande mestiere della Smith, la commedia è molto deludente, eccessivamente ripetitiva, con personaggi artificiosi o di maniera. L'interesse per il passato della signora si attenua via via diventando perfino irritante; salvo qualche sprazzo di humor inglese nella prima parte, ci si annoia.
Bizzarro film tratto da una storia vera. Nonostante una trama che potrebbe avere un buon ritmo, si limita a essere un po' troppo didascalico quando servirebbe un approfondimento dei temi, mentre altre volte sfocia nel surreale, lasciando un po' un senso di incompiutezza. Maggie Smith regge egregiamente la parte, meno Jennings nei panni del commediografo Bennett. Si ride qua e là grazie allo humor, ma resta un lavoro non indimenticabile.
Miss Shepherd è una vecchia barbona eccentrica che vive dentro un van parcheggiato in una zona residenziale di Londra, fino a quanto un commediografo gay misantropo le offre di piazzare lo scassato veicolo nel suo cortile... Splendida attrice per tutte le stagioni, anche qui Maggie Smith offre una interpretazione eccellente che lascia intravedere luci ed ombre di un personaggio bizzarro ai confini della macchietta ma purtroppo il contesto che la circonda non è all'altezza per una eccesso di manierismo che diventa stucchevole soprattutto negli invadenti commenti della voce off del narratore.
Decisamente singolare, anche se basato su una storia vera, il rapporto tra il commediografo (Alan Bennet, che appare in cameo alla fine) e l’anziana homeless che si installa col pulmino nel vialetto di casa per 15 anni. La marcia in più sta nell’interpretazione perfetta di Smith, la marcia in meno in uno stallo narrativo (peraltro comprensibile, visto il soggetto...) appesantito da un humor britannico legnoso, laddove una maggior vivacità avrebbe giovato. Una commedia quasi intimista, con qualche sorriso, che funziona ma non entusiasma.
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Lo scrittore Alan Bennett, autore del libro da cui è stato tratto il film e sceneggiatore dello stesso, compare brevemente in bicicletta alla fine della pellicola.