The good girls - Film (2018)

Durante la profonda crisi economica che ha colpito l'America Latina nel 1982 (soprattutto il Messico), un'agiata donna e suo marito si ritroveranno tutt'a un tratto a fare i conti con lo spettro della povertà. Nella splendida interpretazione di Ilse Salas e nei suoi sguardi possiamo trovare: il terrore di perdere tutto, la falsità di una vita impostata sul lusso e sull'ipocrisia e la totale assenza di affetto. Quello che colpisce maggiormente è la freddezza dei rapporti e l'incapacità di empatizzare con l'altro, soprattutto quando questo si trova in difficoltà. Freddo e crudele.

"La musica è finita, gli amici se ne vanno"... forse. Ritratto lucido e impietoso dell'alta-borghesia messicana ai tempi degli anni Ottanta, quando il Messico fu colpito da una terribile crisi economica. La regista è una esordiente ma non si vede. Dirige bene un buon cast e offre allo spettatore inquadrature pulite e ben fatte. La sceneggiatura non dice nulla di nuovo, ma lo dice bene e senza mai annoiare. Niente di eccezionale, ma non sono qualità da poco per un'opera prima. Lodevolissima anche "l'umiltà" che la porta a stare lontana da intellettualismi e vuoti simbolismi.