Si balla al Polo Nord - Corto (1930)

Ub Iwerks ambienta questa Silly Simphony al polo nord, un cartone senza una vera trama (vi sono soltanto gli animali che improvvisano balletti). Comunque molte le cose da ricordare, come il povero tricheco usato come strumento musicale, i pinguini, l'orso polare che gioca tra i ghiacci...

Fantasia musicale artica, con orsi bianchi, foche, trichechi e pinguini, impegnati in vari balletti. Il cartone è decisamente piatto e, a parte qualche piccola trovata simpatica, poco divertente. Evidentemente si è creduto che bastasse l'ambientazione esotica a costituire l'asse portante del corto, rinunciando alla pirotecnica inventiva che aveva caratterizzato altri lavori.

Una Silly Symphony di ambientazione polare che mostra scene di vita quotidiana delle creature che popolano le regioni artiche, scene ovviamente declinate in “salsa” Disney. Il cortometraggio non è artisticamente molto riuscito, le gag sono poco divertenti e anche la tecnica di animazione lascia a desiderare.

Stavolta il teatro delle consuete danze degli animali al ritmo della musica di turno è quello dei ghiacci del Polo. A differenza però di altri corti simili, in cui la mancanza di trama e il continuo danzare dei protagonisti finisce per annoiare, qui il tutto assume un che di divertente se non di demenziale, grazie alla buona animazione che sfrutta la notoria goffaggine di animali come pinguini e foche. La scena con queste ultime è la migliore. Divertente.

Balletti senza nerbo per la classica formula dei primi corti disneyani. Rispetto ad altri qui mancano quasi del tutto idee degne di nota, con un inizio piuttosto lasco e una animazione poco fantasiosa. Simpatica comunque la caratterizzazione degli animali, con un piccolo orso bianco dal volto incredibilmente simile al personaggio più famoso della casa. Mediocre.