RASSEGNA ESTIVA: L'ESTATE AVVENTUROSA DEGLI INEDITI DAVINOTTABILI:
Confine tra Messico e Texas. L'avventuriero Bryanth (David Carradine) aiuta gli immigrati messicani a varcare il confine, ma viene tallonato dal bastardissimo poliziotto frontaliero Mitch (Scott Wilson). In città arriva il nipote di Bryanth, Chuck (Jeff Dalger) pronto a indossare la divisa da poliziotto. Il ragazzo si innamora perdutamente di Engracia (Victoria Abril), una bellissima prostituta messicana. I due cercano di coronare il loro sogno d'amore, e Jeff vuole portare illegalmente Engracia negli Stati Uniti, ma sono ostacolati da Mitch, che è anche un cliente della ragazza...
Messo nella rassegna perchè convinto fosse un action, al contrario è una specie di western moderno, che affronta il problema dell'immigrazione clandestina, ma, soprattutto, e una storia d'amore tormentata tra la bellissima Victoria Abril e Jeff Delger, sullo sfondo di un messico poveristico e assolato
Ben diretto, fotografato, musicato e interpretato, il film, però, risulta incolore, insapore, vacuo e senza nessun mordente
Al regista spagnolo interessa di più la love story tra la bella puttana innamorata e il neo poliziotto dal cuore d'oro, sacrificando sia il tema di fondo da "border movie" sia l'azione (confinata all'inizio con l'attraversamento del fiume da parte degli immigrati guidati da Carradine, la scena dell'autocisterna buttata fuori strada da un posto di blocco della polizia, quella del serpente a sonagli e verso il finale)
Tutto il resto gravita attorno all'amore tormentato dei due ragazzi, che fà scemare l'interesse e affossa il tutto nella noia e nel convenzionale. Di (s)culto la scena in cui il ragazzo fà l'amore con la Abril e lei indossa i suoi stivali da cowboy.
Ottimo il poliziotto carognoso di un immenso Scott Wilson (che ha scene di sesso oral-suggerite-con la Abril-che mostra un topless da infarto e, verso la fine, si tramuta in una dark lady da noir anni '40 per attuare la sua vendetta contro di lui, che le rovina la vita sentimentale-) che alza un pò l'asticella flebile del film.
Carradine appare pochissimo (anche a culo nudo), nel ruolo marginale dell'avventuriero smargiasso (ma la scena del crotalo vale la visione)
Un filmetto che non lascia traccia alcuna e si dimentica subito dopo i titoli di coda, corretto, anche ben realizzato, ma di imbarazzante pochezza
Quando uscì, negli Stati Uniti, fù un vero e proprio "bagno di sangue" questo primo film americano del regista di FURTIVOS, e non si fatica a capirne il perchè.