Mutazione mortale - ...La pistola maledetta - Film (1989)

Horror straight-to-cestone con le stesse premesse de L'arma di Squitieri; il resto lo spoilera il titolo, col protagonista ridotto come il Woods inneggiante alla nuova carne (ma con effetti alla Basket case) che semina il panico tra gi amici in vacanza in campagna. La trama diverte più del film, catatonico quanto il suo protagonista e a poco servono le soggettive dalla canna della pistola e i flashback nazi. Nudi zero, splatter che si affaccia timidissimo nel finale. Con bontà, salviamo le musiche in apertura e chiusura e il simpatico finale.

Slasher di una piattezza e una noia mortali. Flebili gli spunti alla Videodrome (presente spesso un piccolo televisore a tubo catodico non sincronizzato sullo sfondo) ma il soggetto non è spiegato fino in fin fondo e fatte le instabili premesse, per tutta la seconda parte non è altro che il protagonista "posseduto" che segue i suoi compagni di viaggio per ammazzarli. Gli amici corrono, il protagonista no, è lentissimo e viene voglia di premere il fast forward. Un finale che dovrebbe essere a sorpresa ma lascia alquanto perplessi.

Piccolo ibrido fra psycho-thriller con sparatore folle e body-horror cronenberghiano (la viscida fusione carnosa della mano con la Luger fa subito pensare a Max Renn), poco noto e carente su molti fronti (non per ultima la recitazione, con il poco espressivo protagonista interpretato dal co-regista Koch), ma non privo di buoni spunti (la stessa idea della "possessione" maligna da parte di un'arma la dice lunga su certe pericolose fissazioni a stelle e strisce), trovate visive curiose (i flashback col POV della pistola) e discreti SFX. Spesso monotono, ma il finale splatter ripaga.