Quella vecchia volpe di Moore sfida i votanti di Trump nell’enclave dell’Ohio più repubblicana e dopo averli cucinati a fuoco lento ne esce tra gli applausi per far votare la Clinton. Inizio sul faceto per sciogliere gli animi (con buone battute) e séguito più serioso a fare un santino della candidata donna. Di Trump non se ne parla e non ci sono colpi di scena, ma il lavorìo psicologico è notevole perché con il tema sanità pubblica colpisce il nervo scoperto di ogni americano.
MEMORABILE: I messicani americani murati nel loggione; Il finto telegiornale; La foto in Estonia.
Michael Moore tenta l'impresa impossibile recandosi in Ohio per cercare in qualche modo di convincere il pubblico a maggioranza Repubblicana a simpatizzare per la Clinton. Lo fa attraverso una sorta di stand-up che prende l'argomento partendo da lontano sino ad arrivare dritti al punto, tirando in ballo la penosa situazione americana legata alla sanità pubblica. Se nella prima parte si ride di gusto per alcune battute tipiche degli spettacoli teatrali comici, nella seconda i toni diventano più seri e alcune statistiche usate per argomentare risultano scioccanti.
MEMORABILE: Le motivazioni che hanno portato la Clinton a viaggiare in Estonia; Il trattamento riservato ai messicani e ai musulmani in platea.
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DiscussioneRaremirko • 6/11/18 21:10 Call center Davinotti - 3863 interventi
A me Moore piace ma, effettivamente, la svolta pro Hillary Clinton, citata anche nel suo ultimissimo film (e credo un pò pure qui), mi fa un pò pensare.