Prima dell'avvento massivo di film bellici e spionistici italiani, Duilio Coletti rievoca un episodio storico della Seconda guerra mondiale (l'"Operazione Polo Nord") illustrandolo con competenza e dimostrando, attraverso gli occhi gelidi e umanissimi del magnifico Curd Jürgens, che essere tedesco non significava per forza essere anche un nazista sanguinario. La fotografia in Ferraniacolor di Gàbor Pogany rimedia ai limiti del racconto - talora un po' troppo stentato, specie nella seconda parte - e alla scarsità di mezzi e azione.
MEMORABILE: La fucilazione delle spie; la decrittazione dei messaggi; «In questo modo io tradisco soltanto il nazismo, non tradisco la Germania!!!».
Un colonnello del controspionaggio tedesco intercetta messaggi in codice inviati a Londra e inizia una caccia non priva però di aspetti umani ed etici. Così si racconta di una guerra meno spietata del solito, attraverso un racconto fitto e "sporco" che sa riproporre il clima di delazione ed incertezza di quegli anni. Curd Jurgens, bravissimo, si staglia luccicante dentro ad una fotografia eccellente, ritagliandosi un ruolo difficilmente dimenticabile. Tanto poco conosciuto, quanto da annoverare fra gli imperdibili del genere guerra.
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Myvincent
Homesick
Homesick 30/10/15 10:17 - 5737 commenti
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Myvincent 25/11/20 09:11 - 2656 commenti
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