Les deux orphelines - Corto (1910)

Breve versione di una storia rappresentata più e più volte sia a teatro sia al cinema. Purtroppo Capellani rende difficilmente comprensibile il narrato, specie per chi non ne conosca già le vicende: colpa di ellissi davvero troppo spinte. Forse anche per questo, pur trattandosi della classica storia da feuilleton (con tanto di abbandoni, rapimenti, agnizioni, guarigioni miracolose), non ci si diverte minimamente né ci si sente mai coinvolti in ciò che succede sullo schermo. Regia pulita, ma nulla più.

I destini ingrati delle due povere orfanelle, in un classico dei plot strappalacrime, rivivono in questa pellicola che rimarca le avversità ma anche i fortunosi eventi, con grande attenzione a una recitazione efficace e a un’ambientazione tardo-settecentesca ben rievocata. Ma se la storia grama della piccola cieca costretta a mendicare è piuttosto chiara e rappresentata con drammaticità, non altrettanto si può dire della ragazza rapita dai nobili e che pure ha un ruolo chiave nonostante la sua trama sia poco comprensibile. Comunque interessante.

La storia delle due orfanelle viene qui narrata da Capellani senza essere francamente comprensibile, a meno che non se ne conosca a grandi linee la vicenda attraverso opere teatrali o cinematografiche che ne hanno affrontato l'argomento. C'è tanta carne al fuoco e la messa in scena, alquanto frenetica, è fatta di abbandoni, rapimenti e guarigioni assortite. Alcune scene hanno un buon impatto sullo spettatore e la struttura narrativa ricorda molto quella teatrale. Il risultato finale, però, non è soddisfacente: la confusione è tanta e le due protagoniste non hanno lo stesso spazio.