La proposta - Film (2001)

Poliziesco di quelli coll'infiltrato che in questo caso è il giovane Terry Martin (Moran), chiamato a incastrare il qualche modo il solito boss sgusciante che se non lo prendi con le mani nella marmellata non lo fregherai mai. Con gran fatica Martin si è creato una valida copertura, ma arriva il momento in cui qualcuno della gang gli chiede chi sia la moglie rompiscatole che tira sempre in ballo per declinare inviti importanti. Urge che il dipartimento gli procuri in fretta una dolce metà, perché stavolta Simon Bacig (Lang), il boss, ha chiesto espressamente di portarla alla festa che ha organizzato per il suo compleanno. Dopo un po' di ricerche al computer viene...Leggi tutto selezionata la seducente Susan Reese (Esposito), che rompiscatole pare esserlo davvero: non accetterà di recitare la parte se non le riferiranno come stanno le cose per filo e per segno. Alla fine Martin china il capo, le spiega tutto e se la porta dietro al ricevimento, dove Susan attrarrà immediatamente le attenzioni di Bacig. Anzi, stando al gioco si farà invitare anche per una nuova occasione, con Martin che appena soli la rimprovera chiedendole se le ha dato di volta il cervello. Ma la donna pare avere le idee ben chiare e la relazione tra lei e Martin si farà progressivamente più salda, indugiando anche nel contatto fisico, intimo... La storia però continua e si capisce per fortuna che il rapporto più o meno romantico tra i due non è poi così importante. Contano di più gli incontri con Bacig e i doppi giochi che si svilupperanno secondo quella che è una delle formule più classiche dell'action thriller a base poliziesca. Perché è chiaro che poi spunterà la solita talpa, che non mancherà il momento in cui Martin dovrà dare prova di aderire all'etica criminale accoppando qualcuno di persona... Ad ogni modo la vicenda non è ideata male, e se si esclude qualche passaggio un po' fumoso che rischia di far fondere gli ingranaggi di una sceneggiatura tutto sommato attenta alla costruzione della vicenda, gli appassionati del genere non avranno troppo da lamentarsi. Si aggiunga che Jennifer Esposito è qui davvero deliziosa, per quanto forse non il massimo della plausibilità come agente di sfacciato coraggio: sorrisi e ammiccamenti a non finire alternati a momenti in cui deve dimostrare carattere e serietà, ma stando attenta a non sbragare o salire sopra le righe. Più anodino il suo compagno, per quanto in parte e tutto sommato nemmeno così male nel ruolo di un infiltrato come tanti, senza particolari qualità ma la testa ben salda sulle spalle. Penalizzato dal vecchio formato televisivo in 4:3 che limita un po' la percezione dell'azione, il film procede animando un giusto numero di colpi di scena (un po' telefonati, a ben vedere, ma era nel conto) in previsione di un finale "all'acqua di rose" che comunica la stessa sensazione di superficiale leggerezza dell'insieme. Si può vedere, in fondo...

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