L'albero della vendetta - Film (1959)

L'albero della vendetta
Locandina L'albero della vendetta - Film (1959)
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Titolo originale: Ride lonesome
Anno: 1959
Genere: western (colore)

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Tutti i commenti e le recensioni di L'albero della vendetta

TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/05/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 3/05/07 10:24 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Un ex-sceriffo cattura un ricercato, ma non cerca la taglia, cerca un uomo (il fratello) che gli ha ucciso la moglie anni prima. L'appuntamento è davanti a un albero... Budd Boetticher e Randolph Scott per la critica puzzona erano sinonimo di western di mezza tacca, ci vollero (al solito) i francesi per rivalutarli e scoprire dei gioiellini di concisione, economia di mezzi, linearità. Questo, dei tanti realizzati, è uno dei massimi. Notare chi si aggira fra le seconde file del cast...

Galbo 17/12/10 14:20 - 12691 commenti

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Considerato a lungo (salvo essere poi rivalutato) un regista di western di serie B, Budd Boetticher è invece autore di film pregevoli e godibili, specie quelli realizzati in sodalizio con l'attore Randolph Scott. L'albero della vendetta è probabilmente il migliore; si tratta di un western classico imperniato sul tema della vendetta, con una pregevole caratterizzazione dei personaggi e una bella fotografia. Ottima la prova di tutto il cast. Da rivalutare.

Homesick 3/10/11 16:10 - 5737 commenti

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L’albero eponimo appare scheletrito e cupo negli ultimi minuti, scuotendo lo svolgimento dalla calma piatta in cui troppo a lungo stava indugiando. Incredibilmente sopravvalutato, oggi vale una visione solo per i vasti paesaggi immersi nei colori caldi e pastosi del Cinemascope e per un cast di future stelle del cinema (Lee Van Cleef e l’esordiente James Coburn) e della TV (il James Best di Hazzard e il Pernell Roberts di “Trapper John”).
MEMORABILE: L’immagine finale dell’albero in fiamme.

Pessoa 26/12/21 20:20 - 2476 commenti

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Western di Boetticher che per una volta si avvale di una storia molto originale, che pur senza uscire dai canoni del filone riesce a caratterizzare con efficacia i personaggi grazie anche a uno script affatto banale. Probabilmente i non avvezzi alle lunghe cavalcate e alle sparatorie troveranno il ritmo eccessivamente lento, ma la breve durata contribuisce a tenere lontana la noia. Grande prova del cast zeppo di nomi che contano, soprattutto nelle seconde linee. Mezzo pallino in più per le splendide location naturali, mostrate a piene mani. Un gran bel film, se vi piace il genere.

Siska80 25/08/23 09:55 - 5260 commenti

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Un fuorilegge ammazza senza pietà la moglie di uno sceriffo, il quale per vendetta sequestra il fratello dell'assassino. Western tradizionale che ha dalla sua una breve durata che concilia il ritmo, una bella fotografia e l'attore nelle vesti del bandito che ha proprio la faccia giusta. Quanto al resto, nonostante una trama che si prospetta avvincente pur non essendo fondamentalmente originale, l'esito è al contrario abbastanza mediocre: forse ciò è dovuto a una messinscena abbastanza fiacca e alla scarsa espressività del protagonista, il quale non trasmette alcuna empatia.

Rambo90 16/03/24 18:31 - 8046 commenti

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Western asciutto e senza troppi fronzoli, riuscitissimo nella caratterizzazione dei personaggi e che contiene al suo interno anche un interessante twist nel secondo atto (in parte vanificato dal titolo italiano). Ottima fotografia dei paesaggi, con la regia di Boetticher che al solito esalta il ritmo e il montaggio. Bene Scott qui affiancato da grandi futuri attori del genere (Coburn, Van Cleef) e da un imberbe quanto antipatico Best. Notevole.

Rocchiola 10/07/24 14:53 - 1029 commenti

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Cacciatore di taglie in cerca di vendetta è sulle tracce dell'assasino di sua moglie. Boetticher è passato alla storia per i suoi western a basso costo spesso sopravvalutati dalla critica. Il film conta più sulle caraterizzazioni che sull'azione, ma la breve durata al limite del mediometraggio non consente un adeguato approfondimento dei personaggi principali. Scott è abbastanza monoespressivo, meglio Best (futuro Rosco di Hazzard) nei panni di un giovane delinquentello sbruffone e strafottente. Girato completamente in esterno, ha il suo punto di forza nei paesaggi naturali.
MEMORABILE: La cattura iniziale di Billy John; L'albero in fiamme nel finale.

Reeves 11/08/24 07:45 - 3106 commenti

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Uno dei "western esemplari" (la definizione è di André Bazin) diretti da Boetticher e interpretati da Randolph Scott. Una storia semplice, un cast ridotto (nel quale spiccano due giovani che si faranno Coburn e Van Cleef), una storia di vendetta, le riprese tutte in bellissimi ambienti naturali. Un piccolo film che ti tiene attaccato alla sedia e ti fa ammirare l'essenzialità di Boetticher e Scott, maestri del genere.

Daniela 24/01/25 09:55 - 13351 commenti

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Ex sceriffo diventato cacciatore di taglie acciuffa un giovane delinquente ricercato per omicidio che non si preoccupa di finire sulla forca in quanto convinto che il fratello lo libererà in tempo... Tra i sette western diretti da Boetticher e interpretati da Scott, il migliore insieme a I sette assassini, grazie alla forza della storia di vendetta trasversale, la bella ambientazione desertica esaltata dalla fotografia, le valide prove del cast con Coburn all'esordio, l'asciuttezza dell'epilogo senza cedimenti sentimentali. Catalogato di serie B, diventato col tempo un classico.
MEMORABILE: L'unica nota stonata: l'aspetto troppo a pin-up del personaggio femminile.

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  • Homevideo Buiomega71 • 29/01/17 16:20
    Consigliere - 27309 interventi
    In dvd per A&R Productions, disponibile dal 10/02/2017

    https://www.amazon.it/LAlbero-Della-Vendetta-Randolph-Scott/dp/B01N9V1OO7/ref=sr_1_170?s=dvd&ie=UTF8&qid=1485702764&sr=1-170
  • Homevideo Rocchiola • 10/07/24 14:55
    Call center Davinotti - 1331 interventi
    Formato panoramico 2.35, qualità discreta, immagine abbastanza pulita, migliorabile sotto il profilo della definzione che in alcuni passaggi rimane piuttosto blanda. Audio italiano più che discreto.
  • Discussione Reeves • 26/01/25 17:57
    Contratto a progetto - 819 interventi
    Per Daniela: siu è troppo pin up. era però la moglie del regista....
  • Discussione Daniela • 27/01/25 13:58
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    Reeves ebbe a dire:
    Per Daniela: siu è troppo pin up. era però la moglie del regista....
    ok, ma bastava vestirla un poco più infagottata, con una pettinatura più raccolta, e sarebbe stata più credibile come donna di frontiera, così è un cavolo a merenda, anche se un cavolo certo appetibile per il pubblico maschile :o)

  • Discussione Reeves • 27/01/25 17:20
    Contratto a progetto - 819 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Reeves ebbe a dire:
    Per Daniela: siu è troppo pin up. era però la moglie del regista....
    ok, ma bastava vestirla un poco più infagottata, con una pettinatura più raccolta, e sarebbe stata più credibile come donna di frontiera, così è un cavolo a merenda, anche se un cavolo certo appetibile per il pubblico maschile :o)


    Si è vero hai ragione, ma immagino le liti famigliari....