Illusion - Film (2022)

Dopo la scomparsa della figlia, Hanna non si rassegna e va alla sua ricerca. Parte discretamente: la protagonista che si attacca ai minimi indizi pur di non rinunciare alla propria personale illusione (una foto, il sensitivo, il barbone, la sordomuta) ha un che di testardamente eroico. Ben presto, tuttavia, il film si assesta su un registro plumbeo-arty-depressivo (ad Hanna muore pure il marito per ictus) tipico di chi non sa dove sbattere la testa (della sceneggiatura). Il tutto langue così in una estenuante inconcludenza. Brava la Buzek, comunque.

La sofferenza della madre che non si rassegna alla sparizione della figlia che cerca disperatamente inseguendo tracce randomiche. La doppia sfida è alta: un film tutto teso sull’angoscia, senza sollievo; e al contempo un’esplorazione sottile ma netta sull’irrazionale, il mistero o il caso, tra presagi e visioni sottotraccia. Decisiva la presenza costante della natura: ambiente, organismo vivente e testimone degli eventi. Qualche svista di edizione (la neve c’è, non c’è più, ricompare...), ma il debutto registico nella fiction è di qualità.