Tratto dal romanzo di Richard Mason e dal successivo lavoro teatrale di Paul Osborn. Film esotico che regge bene nonostante alcune differenze dal romanzo da cui è tratto e nonostante la sceneggiatura un po' tortuosa. Finale buonista per un lungometraggio tipico dell'epoca. Bravi i due attori principali.
Tratto dall'omonimo romanzo (1957) di Richard Mason (1919-1997), autore anche di "Il vento non sa leggere". Ingiustamente accusato di razzismo e colonialismo, è in realtà un bel melodramma esotico (recentemente rivalutato dai giovani critici dell'Hong Kong International Film Festival, che l'hanno definito "il miglior film esotico di produzione occidentale girato a Hong Kong"). Nancy Kwan è tenera e, al contempo, terribilmente sexy, soprattutto nella sequenza in cui balla un sensuale cha-cha-cha (aah, quel mitico cheongsam col doppio spacco...!).
Film girato a Hong Kong melenso dal finale buonista. Holden è particolarmente fiacco e privo di sprint per essere autentico. La trama scontata vede il protagonista, pittore in cerca di ispirazione, innamorarsi di una prostituta che cercherà di redimere. Le differenze sociali saranno destinate a sparire sbattendo contro i clichè borghesi dell'epoca. Sceneggiato da John Patrick da una commedia di Broadway di Paul Osborn.
Architetto demotivato, un americano si trasferisce a Hong Kong per dedicarsi alla sua vera passione, la pittura. Qui intreccia una relazione con una donna del luogo, scoprendo che è una prostituta con tanto di figlioletto segreto a carico... Sentimentale di modesto interesse ambientato in una Hong Kong di maniera e gravato da un eccesso di edulcorazione che trova il suo culmine nell'epilogo, preceduto da una "opportunistica" disgrazia. Holden se la cava comunque con buon mestiere e Kwan mostra una certa sensibilità, oltre ad essere flessuosa e sensuale.
Nella caotica Hong Kong laida e fumosa dominano i setosi cheongsam doppio spacco della piccola Suzie Wong, irresistibile Venere tascabile che, ancheggiando sulle sue mules, si trasforma in un fenomeno di costume che contagerà pure le donne occidentali. Una sorta di Cio Cio-san rivisitata, decisamente meno geisha e passiva, ma più femmina pepata e manipolatrice che l'uomo può solo subire. Un anno prima di Holly Golightly, un'altra mondana da mondare che fa tendenza. Strepitosa la fotografia che dipinge solidamente scenari di vita quotidiana traboccanti di dettagli e umanità.
MEMORABILE: “Suzie è un bellissimo nome: ha un suono dolce, come un bisbiglio”; Il cha-cha-cha; “Fai finta di essere ricco”; La terrazza con vista sul porto.
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