Note: La sceneggiatura del film è basata sul dramma teatrale "Elizabeth the Queen" di Maxwell Anderson , rappresentato per la prima volta a Broadway nel 1930, con grande successo di pubblico.
Reinvenzione filmica del burrascoso rapporto che nel XVI secolo legò l'androgina Elisabetta I e il suo ambizioso favorito. Dramma storico dell'age d'or di Hollywood, la cui resa fa impallidir tanti mastodontici polpettoni contemporanei. Curtiz, pur tra ovvie forzature e pacchianerie intrinseche al genere, conferisce al prodotto il suo magistrale dinamismo. A render tuttavia indimenticabile la visione è l'istrionica prova di Bette: taglio da marinaretto, parrucca rossa. colata di cerone e una frenesia dietro cui pulsa una repressa femminilità. E che cast!
MEMORABILE: Lo splendido techinicolor di Sal Polito e la musica pomposa di Korngold.
Il contrastato rapporto fra Elisabetta I e il suo favorito a periodi alterni, l'impulsivo Conte di Essex in uno sfarzoso melodramma in costume, acceso di colori e di passioni, sfavillante negli arredi e nei costumi, diretto con polso saldo dall'esperto Curtis con tutte le licenze storiche che Hollywood si è sempre presa in questi casi. I valori aggiunti sono il bel Flynn, eroe romantico anzi tempo, e soprattutto l'imperiosa Davis, volto di cera che lascia trasparire i tormenti del cuore. Paradossalmente, a convincere poco sono proprio le scene amorose fra i due divi, che pare si detestassero.
MEMORABILE: La sfuriata con gli specchi; "Prendi l'Inghilterra, Robert! Prendila! E' tua!"
Ruolo perfetto per la mai banale Bette Davis quello dell'altera, dispotica ma soltanto in apparenza glaciale regina Elisabetta; di gran pregio anche il restante cast (sebbene Flynn risulti poco convincente nelle scene drammatiche). Belli i costumi e le location sontuose, buono il ritmo, avvincente la trama (con i continui tira e molla tra i due protagonisti), finale acre ma tutto sommato inevitabile.
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CuriositàDaniela • 4/01/17 11:18 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Nel film, Davis/Elisabetta si lamenta più volte del fatto di sentirsi vecchia nei confronti del suo favorito Conte di Essex. In effetti fra i due c'erano 33 anni di differenza.
Quando salì sul patibolo per tradimento nel 1601, Robert Devereux aveva solo 35 anni, mentre la regina con i suoi 68 anni, poteva per l'epoca considerarsi una donna in età molto avanzata.
Fra le numerose licenze storiche prese da Michael Curtiz, da segnalare una di carattere amoroso: Robert afferma più volte che Elisabetta è l'unica donna che abbia mai amato. Questo è anche possibile nel senso più sentimentale del termine, ma comunque nel 1590 aveva sposato Frances Walsingham, figlia di un Segretario di Stato di Elisabetta. La coppia aveva avuto anche vari figli, tre dei quali sopravvissuti fino all'età adulta. Un altro figlio Robert Devereux lo aveva avuto nel 1591 da una delle sue amanti.