Quasi un Troma apocrifo, ICE CREAM MAN è un ameno tv-movie che riprende in parte la concezione trash-demenziale da sempre marchio di fabbrica della casa di Lloyd Kaufman. Il protagonista infatti (Clint Howard) è un gelataio mezzo scemo che si diverte a condire i suoi gelati con i resti delle vittime che occasionalmente uccide nell’isolato in cui lavora. L’operazione è a dir poco schifosa, anche perché la cinepresa indugia sui rivoltanti impasti che l’uomo confeziona, con primi piani su carcasse smembrate e bulbi oculari masticati dagli ignari clienti. A combattere il folle ometto questa volta non ci sono però gli adulti del luogo, ancor più fessi del protagonista, ma un gruppo di agguerriti...Leggi tutto ragazzini. L’idea era buona, la componente splatter/delirante abbastanza inusuale per un tv-movie, Clint Howard è un gelataio divertente e in linea coi suoi colleghi più celebrati (Freddy Krueger et similia), pur tuttavia il soggetto di David Dobkin si esaurusce in poche righe e la storia praticamente non esiste. Si trascina faticosamente fino alla canonica ora e mezza, costringendo il regista Norman Apstein a diluire parti francamente stucchevoli (vedi le lunghe parentesi al manicomio o gli stupidissimi incubi del gelataio). La parodia della provincia americana è superficiale e la demenzialità cui mira il film non è certo delle più raffinate. Dicrete le musiche di Richard Lyons invece, che accompagnano i brevi viaggi del protagonista con il suo camioncino corazzato (serve i clienti attraverso l esbarre per paura che gli guardino dentro). Doppiaggio italiano penalizzante.
Una di quelle pellicole che Italia 1 trasmette regolarmente d'estate (per il ciclo Notte Horror) e una delle più brutte in assoluto. La storiella narrata è abbastanza scema con personaggi dal peso irrilevante, una regia anonima, scene gore molto blande e un cast del tutto sprecato. Spiace vedere gente del calibro di David Naughton e David Warner in questa bufala di quart'ordine. Da evitare.
Se ci si aspetta un film dell'orrore degno come potrebbe essere il primo Nightmare o anche Hellraiser allora si rimarrà molto delusi. Se invece lo si prende per quello che è ovvero l'ennesimo filmetto americano, con vecchie glorie del cinema e una trama non proprio originale... allora potrà anche piacere.
Ridicolo film horror che non genera alcun tipo di tensione e che per questo motivo non avvince minimamente. Colpa di una sceneggiatura piuttosto bolsa che si fonda sulla solita storiellina che nulla di nuovo aggiunge al genere. Il protagonista è simpatico ma nulla di più.
Curioso teen-horror novantiano che probabilmente sarebbe stato meglio se fosse finito in mano a esperti come Hickox o Holland; Apstein (nome noto anche nel porno) infonde un ritmo prettamente televisivo e innocuo, anche se qua e là riesce a suscitare un infantile disgusto grazie a qualche escamotage riuscito. Squarci grotteschi, spesso volontari; ma se il film risulta guardabile è più che altro grazie alla prova di Howard (fratellino del più noto Ron), protagonista dalla mimica facciale e dalla voce inquietanti. Mediocre ma con un suo perché...
Bislacco, con una sceneggiatura che scorda sempre quanto ha narrato la pagina prima e con la ferrea convinzione che bastino l’innovativa (?) figura del gelataio killer e le smorfie squadrate di Clint Howard (lui sì che merita...) a salvare la baracca. Le vicende dei bambini sono scritte senza il minimo senno, il cast è dolcissimo (Naughton, Warner, la Hussey) ma come lo stecco del ghiacciolo: legnoso e scricchiolante. Ricorda quei Cuccioloni insipidi ritrovati dopo chissà quanti secoli sul fondo del freezer. Troppo latte scaduto e poco sangue.
MEMORABILE: L'enorme cialda con David Naughton ivi adagiato.
Partendo da un soggetto folle, Apstein sforna una horror comedy curiosa ma riuscita solo in parte. Dopo un promettente inizio che raggiunge vertici di grossolano disgusto non dappoco (il cane triturato in dettaglio, l'occhio nascosto in un cono), segue una parte centrale noiosa che solo la presenza di Clint Howard (in uno dei suoi ruoli da cattivo più memorabili) mantiene a galla. Il terzo atto, grazie a qualche buon effetto speciale (le teste usate come burattini) e un po' di gore demenziale fa tornare il film sui giusti terreni over-the-top. Mediocre, ma a suo modo resta iconico.
MEMORABILE: I contenitori di gelato pieni di sangue, topolini e parti umane; La testa presentata in un cono gigante; Le iniezioni nel cervello con mega-siringa.
Sola ragion d'essere del film Clint Howard, che è un piccolo attore di culto del cinema horror di serie Z, un Jeffrey Combs in piccolo che anche quì tiene su per quel che puo' la baracca come gelataio completamente folle. Per il resto manca totalmente un'idea di regia, il film va avanti con scene confuse accostate una all'altra, la parte centrale è soporifera e alcune situazioni superano il ridicolo (il manicomio con gli pseudo zombi). Nel film sono coinvolti fior di attori tra cui Jan Michael Vincent che non muove un muscolo del viso neanche ad ammazzarlo (in senso letterale).
MEMORABILE: Il cane triturato per fare il gelato (uhm...che buono!); I coni di gelato con le teste sopra.
Simpatico tv movie, a suo modo cult (o scult?). La trama è originale da una parte, ma facilona e banale dall'altra. Clint Howard offre una buona interpretazione e il personaggio del gelataio funziona molto bene, ma il resto del cast è mediocre, la messa in scena un po' scialba in certe parti, la colonna sonora funziona ma nulla di memorabile e la trama si allunga annacquando il tutto. Rimane un film gradevole e scorrevole per amanti del genere e non.
MEMORABILE: La clinica dei matti.
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So che il buon Zendy e restio che si parli di hardcore
Ma volevo segnalare che Norman Apstein (con il suo vero nome Paul Norman) e stato uno dei più prolifici registi di film hardcore tra il 1985 e gli inizi del 2000
Suo stracult rimane Edward Penishands, folle e delirante parodia porno del capolavoro di Tim Burton (le mani a forma di fallo di questo improbabile freak del cinema per adulti sono opera del make up man Mark Garbarino-creatore anche degli SFX dei Gusti del Terrore-)
Curioso come I Gusti del Terrore rimanga l'unico suo film fuori dal (de)genere
Buiomega71 ebbe a dire: So che il buon Zendy e restio che si parli di hardcore
Ma volevo segnalare che Norman Apstein (con il suo vero nome Paul Norman) e stato uno dei più prolifici registi di film hardcore tra il 1985 e gli inizi del 2000
Suo stracult rimane Edward Penishands, folle e delirante parodia porno del capolavoro di Tim Burton (le mani a forma di fallo di questo improbabile freak del cinema per adulti sono opera del make up man Mark Garbarino-creatore anche degli SFX dei Gusti del Terrore-)
Curioso come I Gusti del Terrore rimanga l'unico suo film fuori dal (de)genere Haha questa non la sapevo. Tra l'altro l'hard da te citato me lo ricordo, credo fosse uscito più o meno nello stesso periodo di questo horror... Lo vidi pubblicizzato su uno di quei mensili di VHS che uscivano ogni mese in edicola.
Herrkinski ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: So che il buon Zendy e restio che si parli di hardcore
Ma volevo segnalare che Norman Apstein (con il suo vero nome Paul Norman) e stato uno dei più prolifici registi di film hardcore tra il 1985 e gli inizi del 2000
Suo stracult rimane Edward Penishands, folle e delirante parodia porno del capolavoro di Tim Burton (le mani a forma di fallo di questo improbabile freak del cinema per adulti sono opera del make up man Mark Garbarino-creatore anche degli SFX dei Gusti del Terrore-)
Curioso come I Gusti del Terrore rimanga l'unico suo film fuori dal (de)genere Haha questa non la sapevo. Tra l'altro l'hard da te citato me lo ricordo, credo fosse uscito più o meno nello stesso periodo di questo horror... Lo vidi pubblicizzato su uno di quei mensili di VHS che uscivano ogni mese in edicola.
Sì, in vhs Edward Penishands uscì a metà anni '90 da noi (il film e del 1991) per la label Top Line
Resta un cult dell'assurdo e del cinema "trash freaks"