Hustle & Flow - Il colore della musica - Film (2005)

La blaxploitation (Isaac Hayes è un barista, mentre la colonna sonora di Scott Bomar è suonata dai musicisti della Stax Records - quelli di Shaft) secondo uno sceneggiatore (e regista) bianco di Memphis. Sarà stato per questo che a Craig Bewer nessuno voleva produrre l'esordio fino a quando non si è fatto avanti John Singleton. O forse perché, al di là della confezione, le tematiche sono da filone loser anni '70 (Un uomo da marciapiede, Lo spaventapasseri). Nomination da protagonista a Howard e Oscar al brano "It's Hard Out Here for a Pimp".

Può capitare, nel sottobosco di una città come Memphis, che sia il nero Djay ad accompagare la giovane e bianca Nola ad adescare clienti e può capitare pure che ragazzi senza alcuna cultura musicale riescano a sfornare hit come quelli proposti da Al Kapone per il film e capaci di portarsi a casa l'Oscar. Qualcuno storcerà il naso, altri si rivolteranno nella tomba, resta il fatto che il film di Brewer è portatore sano di un'incredibile e trascinante vitalità. Gli emarginati di tutto il mondo hanno di che farsi forza da un film come questo.