Sentito tributo a Gemma da parte delle figlie, che aprono il ricchissimo album di famiglia (foto, video amatoriali, spot tv, flani, spezzoni di film, backstage) e convocano un nutrito gruppo di colleghi, amici e fans a ricordare gli inizi circensi, le doti atletiche, il talento poliedrico e la celebrità internazionale del padre. Notevole l'impatto emotivo, grazie al commento pacato e malinconico dello stesso Gemma. Ora che lui purtroppo non è più con noi, questo tributo - che costituisce anche un documento per la storia del cinema italiano - assume un valore ancor più prezioso e profondo.
MEMORABILE: Il party annuale a New York; la straordinaria fama in Giappone, dove si produsse lo scooter "Gemma"; Argento che spiega un trucco di "Tenebre".
Documentario sulla vita di Giuliano Gemma, girato dalla figlia Vera pochi anni prima della scomparsa dell'attore. Interessante per conoscere i retroscena dei suoi film e la nascita di un mito del cinema che tutto il mondo c'invidia. Mi ha stupito la popolarità di Giuliano Gemma in Giappone, dove i suoi film sono così conosciuti che l'attore viene citato persino negli anime pulp e usato nelle pubblicità. Buone le interviste all'amico ed ex-campione di boxe Nino Benvenuti, ai registi e agli attori (fra cui, un giovane Clint Eastwood).
Bel tributo delle figlie di Giuliano Gemma al padre, che purtroppo verrà a mancare dopo non molto. Il merito dell'opera è quello di aprire agli spettatori un vasto repertorio di momenti privati della vita dell'attore commentati da lui stesso e quindi di farci conoscere meglio l'uomo che sta dietro al personaggio pubblico. Interessanti gli interventi di coloro che hanno conosciuto bene Gemma. Un bell'omaggio a un attore che ha contribuito a far grande il cinema di genere italiano.
Bel documentario nel quale emerge prepotentemente sia la grande forza del fascino di Giuliano Gemma sia l'ammirazione a tratti quasi morbosa che sua figlia Vera Gemma ha per il padre. I vari intervistati non si limitano a raccontare quanto Gemma fosse ieratico ma condiscono la loro narrazione con elementi divertenti che sottolineano l'aspetto umano dell'attore. La testimonianza di Dario Argento una spanna sopra le altre.
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DiscussioneZender • 28/06/16 16:52 Capo scrivano - 47698 interventi
Ruber ebbe a dire: Scusa Zender perchè hai spostato qui i commenti sulla morte di Bud? Questo è un documentario su Giuliano Gemma. Abbiamo sempre messo i commenti sull'ultimo film girato dall'attore/regista oppure su uno dei più simbolici (in questo caso era più giusto a mio modo di vedere sulla scheda di Trinità). Non sull'ultimo "film girato", semplicemente sull'ultimo titolo in cui compare il suo nome, come abbiam sempre fatto. Non importa cosa sia, è una convenzione, una celebrazione che dura un giorno.
Davvero una grave perdita per il nostro cinema che fù
Io sono rimasto affezionato a Uno sceriffo extraterrestre..., quando i miei mi portarono, a Rimini, in vacanza, a vederlo in un cinema all'aperto
Poi ogni volta che passava in tv non me lo perdevo per nulla al mondo (così come amavo il sequel, con l'apoteosi della musiche dei fratelli De Angelis)
Chi è della mia generazione si è visto tutti i film di Bud che passavano in tv
Adesso sì che gli angeli mangeranno fagioli, e chissà, lassù, che scazzottate!...
È fuori discussione la sua importanza nel panorama del cinema italiano, e ci mancherebbe
Ma personalmente non ho mai sopportato i suoi film, lasciandoli spesso a metà
C'è una sorta di incompatibilità e incomunicabilità tra me e il suo cinema
Fatto curioso, proprio ieri sul CALIGOLA scritto da Alessio Di Rocco, leggevo del suo secco rifiuto alla proposta di dirigere il film ( prima fu offerto a John Huston, che però chiedeva una cifra spropositata), perché doveva essere il Caligola della Wertmuller e non di Gore Vidal.
DiscussioneNeapolis • 9/12/21 16:22 Call center Davinotti - 3036 interventi