Feast on the young - Corto (2017)

In un bosco Mina è inghiottita entro un cerchio magico delimitato da funghi: la attende una fata sanguinaria. Una breve boccata d'ossigeno per l'horror. La durata, che non esige sceneggiature e dialoghi complessi, favorisce la riuscita di questo corto che evita sobbalzi idioti e si concentra su un'unica idea efficace: l'entrata in un mondo altro dotato di leggi proprie e assai diverso da ciò che si attende. Qualche scivolata facilona (la sorellina si chiama Alice), buon uso di musiche e sonorizzazioni e bel make up della terribile fatina.

Due sorelle si inoltrano nel bosco a cercare fate cattive: già la premessa pare sciocca e fa intuire il prosieguo. Che infatti arriva puntuale, regalando dieci minuti di horror pretestuoso e insulso. Il cortometraggio pare essere, piuttosto, un’esercitazione per esporre le (indubbiamente ottime) qualità tecniche della regia, del trucco, degli effetti speciali e degli effetti sonori, che sicuramente producono qualche brivido, ma esclusivamente dal punto di vista della tensione e non da quello narrativo o di senso.

Ragazza tenta di portar via dal bosco la sorellina desiderosa di andare a caccia di fate (si sa che i piccini hanno molta immaginazione, se poi - unica forzatura - gliela si stuzzica con certi libri...), ma ignora cosa l'attenderà tra gli alberi di lì a poco. L'idea non è balzana perché l'incontro è accidentale e non cercato, mentre la storia risultante potrà non essere molto spaventosa ma è sensata e dell'inquietudine la produce (i "cerchi delle streghe" fungini, tra l'altro, esistono davvero in natura). Notevoli fotografia e sonoro e interessante il trucco. Una buona fiaba nera.