Thrillerino paratelevisivo che vede un'affermata scrittrice di gialli indagare sulla morte della sorella, uccisa da un serial killer in fissa con le dominatrix del web. Storia esile e banalissima, zeppa di incongruenze (la facilità con cui il capitano accetta che la protagonista faccia da esca per l'omicida) e di latenti moralismi paleoconservatori. Come se non bastasse, la regia è tanto solerte nel sottolineare l'ambiguità dei red herring da mettere paradossalmente in evidenza l'insospettabile colpevole sin dalle prime apparizioni, dissolvendo così l'effetto sorpresa. Trascurabile.
MEMORABILE: La scoperta della doppia vita della sorella; La senatrice castrante; Il padre di famiglia con segretucci S&M; Confronto finale col killer sul "set".
Thriller davvero scarso in cui la protagonista indaga sulla morte della sorella. La vicenda non ha nulla di intrigante e sa di già visto, complice anche uno sviluppo poco interessante. Qualche momento di tensione c'è, ma niente che resti impresso a lungo nella memoria. La seconda parte è proprio la più debole, compreso il finale che non regala particolari colpi di scena. Nel suo genere ben sotto la sufficienza. Evitabile.
Penosa parabola di un femminismo talmente elementare da risultare ridicolo. Una antologia di luoghi comuni contro i maschi a tutti i livelli, messa in scena con una povertà di stile e recitazione modestissima. Padre malvagio aliena il figlio? C'è. Donna di successo scrive e risolve più casi che due dipartimenti di poliziotti professionisti? C'è. Madre laureata insegnante modello ma anche super sexy? C'è. Il corpo è mio ma pagate voi? C'è. La capitana capisce mentre i sottoposti no? C'è. Da mostrare nelle scuole come esempio negativo.
MEMORABILE: Capitana: "Non condividere info con una civile".
Monika Mitchell HA DIRETTO ANCHE...
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Ricavato dal romanzo "Brazen Virtue" di Nora Roberts, scritto nel 1988 (ottantotto!). Il romanzo, tradotto in italiano col titolo "il Desiderio corre sul Filo" raccontava (ovviamente) di una donna che intratteneva clienti telefonici con descrizioni verbali e sonore di sesso telefonico a pagamento, come era plausibile negli USA degli anni ottanta. Per qualche sciagurato motivo qualche produttore incauto ha pensato di ispirarsi a quel romanzo per questo penoso film, con inquadrature cosiddette "sexy" talmente pudiche e puerili, che mia moglie ha sbottato "ma è un film fatto per intrattenere i bambini?" In un qualsiasi spot di deodoranti o depilazione si vede più corpo femminile, che in tutto questo film messo assieme.