Antonio Albanese: Psicoparty - Spettacolo teatrale (2007)

Antonio Albanese: Psicoparty
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2007
Genere: teatro (colore)
Note: E non "Psychoparty" o "Psycoparty". Regia teatrale di Giampiero Solari.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Torna Antonio Albanese con nuovi personaggi (nati durante diverse trasmissioni televisive, in gran parte condotte dalla Gialappa’s) e relativi sketch. L’apertura è con l’ottimista, chiara denuncia della positività forzata indotta dal berlusconismo, nella quale si innesta un divertente sketch in cui un uomo trova una valigia senza padrone e chiama via telefono per sapere cosa fare incappando in uno dei tanti odiosissimi call center (con musica d’attesa). Si prosegue col ministro della paura che attacca le due grandi calamità dei giorni nostri: gli snowboard e gli aquascooter. Spazio poi all’immortale Epifanio (che rispolvera alcuni suoi classici e si esprime quasi completamente col corpo)...Leggi tutto e a Perego, uno dei personaggi meno conosciuti ma più azzeccati creati da Albanese: il capannone di eternit, il figlio drogato, le vacanze esotiche... tutti spunti ai quali il comico si aggancia infilando le sue espressioni tipicamente lombarde e dando vita ad alcuni dei momenti più felici dello spettacolo. Poi ancora Cetto Laqualunque ovvero il candidato del partito “del pilu” (più pilu per tutti), uno dei grandi cavalli di battaglia degli ultimi anni. Un monologo lungo e per molti versi divertente, anche se forse un po’ troppo sopra le righe. Infine un piccolo spazio per Alex Drastico a colloquio (via megaschermo) con “l’ottimista”, su cui si chiude lo show. Spazio come d'abitudine per la musica di qualità negli intervalli (che però andavano ridotti): uno spettacolo che segue insomma le linee guida dei precedenti, dai quali differisce sostanzialmente solo per l’introduzione di nuovi personaggi. In fin dei conti si tratta di sketch allungati, nulla di particolarmente originale, la cui qualità maggiore o minore è dovuta ai testi prima ancora che ai personaggi, tutti ben studiati e con una loro efficacia. Il ministro della paura ad esempio, che parrebbe figura più debole delle altre, ha un’impennata quando trova obiettivi chiari su cui sparare. La bravura di Albanese, la forza prorompente di alcune sue creazioni, è indubbia, ma forse dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla travolgente carica dei personaggi senza perdersi in pause surreali che talvolta stonano e non riescono a colpire nel segno. Manca omogeneità, allo show, e per quanto a tratti sia esplosivo non riesce spesso a mantenersi sullo stesso livello, creando pause inattese. Ad ogni modo Albanese conferma l’alta caratura della sua comicità e i fan apprezzeranno.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/12/10 DAL DAVINOTTI
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Panza 8/04/15 19:59 - 1842 commenti

I gusti di Panza

Albanese si sbraccia, cambia continuamente personaggi, inserisce momenti musicali a suon di clarinetto che fan tanto Woody Allen... insomma ce la mette tutta, ma questo spettacolo non riesce a coinvolgere. L'unica parte che diverte è quella con Cetto La Qualunque, un po' volgare ma almeno coinvolgente. Il resto è poco interessante, con una parte finale tediosissima. Tutta colpa dei testi insomma, scritti anche da Enzo Santin, storico autore dei vari "Mai dire" con cui ha partecipato, con migliori esiti, anche lo stesso Albanese.

Pessoa 17/01/19 23:00 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Monologo dell'ottimo Albanese che come in altre occasioni riprende alcuni dei suoi personaggi più fortunati. Fra gli spettacoli dell'attore è forse uno dei meno riusciti, vuoi perché la maggior parte dei testi non sono di prima mano (molte cose si erano già viste in tv), vuoi perché lo show appare troppo spezzettato da intermezzi di musica sperimentale forse troppo avulsa al contesto comico. Il meglio sono l'Ottimista, Alex Drastico, Cetto Laqualunque e il filosofo che ricorda Cacciari, ma si ride spesso, quasi sempre con amarezza.
MEMORABILE: "Una civiltà che ha inventato snowboard e acquascooter è destinata a perire, è solo questione di tempo"; "Metti anche un po' di tabacco quando fumi".

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  • Musiche Panza • 9/04/15 21:47
    Contratto a progetto - 5199 interventi
    La musica d'attesa del call center che chiama Albanese per sapere cosa fare con la valigia è La vita mia di Amedeo Minghi.