Al primo soffio di vento - Film (2002)

La solitudine e il degrado dell'uomo contemporaneo rappresentati con una giornata in cascina, tra individui muti e pensierosi, fatta più di immagini fotografiche che di trama. Dal vecchio costretto nel letto alla giovinetta che vibra per le prime passioni, fino ai lavoratori neri che danzano in armonia nella natura. Lentezza e fissità esasperate alle quali trovo difficile dare un senso, anche estetico. Riflessioni scontate, effetto altamente soporifero.

Spiace dirlo, ma pare una parodia dei migliori esiti di Piavoli. La bellezza dei soliti luoghi (gli àmbiti collinari e fluviali delle province di Brescia e di Mantova), con l'inserimento di un briciolo di modernità, con una recitazione stentata nei dialoghi, produce qualcosa di qualitativamente assai eterogeneo: una solitudine personale descritta faticosamente, riflessioni personali prolungate (lo squarcio migliore è quello con la Carnevali che va nell'assolato paese), osservazioni al microscopio, i lavoratori agricoli neri. Non a caso il corto che ne è imparentato è assai meglio.