Discussioni su Vendetta eterna - Film (1993)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/05/20 DAL BENEMERITO ANTHONYVM
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    Anthonyvm

DISCUSSIONE GENERALE

3 post
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  • Anthonyvm • 12/05/20 01:11
    Scrivano - 805 interventi
    Tony Curtis fa la mummia. Basta quest'unica frase per sintetizzare il film e ciò che di interessante ha da offrire, sempre che interessante possa definirsi il povero Curtis che fa quel che può per seguire le orme di Karloff e di Lee e dare vita a un credibile sacerdote redivivo e malato d'amore.

    Redivivo, malato d'amore... Suona familiare? Diciamo che si potrebbe stilare un elenco random di luoghi comuni del cinema mummiesco stando certi di imbattercisi durante la visione. Allineamenti particolari dei pianeti che si verificano una volta ogni tot millenni? Check. Profanatori di tombe e riccastri che non hanno rispetto per le stesse? Check. Donzella affascinata dall'Egitto che si scopre la reincarnazione di una concubina egizia? Check. Sacerdote innamorato della suddetta concubina che torna in vita e ammalia la donzella? Check. Si potrebbe andare avanti all'infinito, fra cliché e snodi narrativi che già negli anni '30 costituivano lo standard del sottogenere.

    Pigrizia compositiva o un divertito omaggio ai mummy-movie del passato? In fondo i riferimenti diretti al primo La mummia del '32 e alla controparte britannica del '59 sono palesi. Sia come sia, l'aspetto dell'opera è quello di un film televisivo chissà come approdato nelle sale (effetto accentuato dalle pessime musiche da telefilm anni '90 del tardo pomeriggio), il che lo renderebbe fiacco anche come tributo ai classici Universal e Hammer.

    Si tratta di una delle ultime uscite della Cannon, partita pure con qualche ambizione: per la regia si pensava addirittura a Ken Russell (sicuramente avrebbe fatto la differenza), per il ruolo principale si era contattato Christopher Lee (scelta quantomai azzeccata), che tuttavia si tirò indietro all'ultimo momento, costringendo la produzione a ripiegare discutibilmente su Tony Curtis. Lampante esempio di miscasting, che solo la professionalità dell'attore salva da un capitombolo nel ridicolo. Curtis il villain lo sa fare, ma proprio non funziona come mummia rimpolpata.

    Filmetto sfortunato, che ha provato di tutto per accattivarsi la curiosità del pubblico, stabilizzando i livelli di violenza su un popolare PG-13 (è lecito domandarsi quali sarebbero stati i risultati con Ken Russell alla guida e nessun paletto censoreo), e andando a scomodare (oltre a Curtis) anche il nome di Edgar Allan Poe! Stando ai titoli di testa, la storia sarebbe basata su un racconto dello scrittore di Baltimora (“Quattro Chiacchiere con la Mummia”): peccato che l'unico elemento accomunante fra film e novella sia la presenza di una mummia.

    Lo script è firmato da Nelson Gidding, autore di tutto rispetto. Si tratta del suo ultimo lavoro, e purtroppo non si può dire che ne chiuda in bellezza la carriera: a prescindere dalla banalità di fondo delle idee, la lampante mancanza di impegno da parte dello sceneggiatore de Gli invasati di Robert Wise (sì, proprio quello) lascia interdetti. Al centro della vicenda c'è il fantomatico dio della vendetta “Zoth”, che non mi risulta appartenere alla mitologia ufficiale. Non sarebbe tanto grave, in fondo la precisione scolastica non va contemplata nel mondo dei B-movie, ma quando al nome di Zoth viene associata l'immagina di Anubis, forse il dio egizio più facilmente riconoscibile, allora le risatine da trash-seeker non si possono trattenere.

    Il regista Gerry O'Hara aveva operato in passato soprattutto come assistant director, e aveva già affrontato il tema egizio collaborando al Cleopatra del '63. Come Digging, anche O'Hara vede in “Vendetta eterna” il tassello finale della sua filmografia. La mancanza di ispirazione è evidente, fra riprese statiche e pochissimi guizzi artistici a imbellettare la narrazione.

    Non tutto è da buttare, comunque: la fotografia, ad esempio, si mantiene corretta e adeguata per l'intera durata, e talvolta raggiunge picchi estetici inaspettati. Si veda la scena in cui Curtis, resuscitato, si presenta agli scavatori come una silhouette stagliata contro un innaturale fascio di luce arancione. Le location egiziane sono naturalmente suggestive (anche se di spazi desertici mozzafiato se ne vedono pochi), e anche le ricostruzioni di tombe, sarcofaghi e manufatti lasciano intravedere sforzi produttivi non indifferenti.

    Gli effetti speciali, seppur numericamente irrilevanti, non sono malaccio. La mummia nei suoi bendaggi si vede pochissimo (come nel film di Karloff assume sin da subito sembianze umane), ed è un peccato, dato che il make-up cheesy della creatura di resa ottantiana ispira una certa tenerezza retrò. Gli omicidi sono quasi sempre fuori campo, tuttavia un paio di sequenze si dimostrano crudette (un sarcofago che spiaccica un profanatore, un gatto che porta via gli occhi al capo degli scavi). Divertente anche la mummia di gatto che per un breve istante prende vita.

    Fra i picchi trash (perché quelli non si possono evitare), il flashback con Curtis che fa un ritratto alla sua bella stile Jack di Titanic, e, pur facendola posare frontalmente, da buon egiziano non può fare a meno di disegnarla di profilo; da segnalare anche il cobra che, chissà come, emette un suono da serpente a sonagli.

    Tralasciando il buon Tony, il resto del cast non spicca né sfigura, ma con personaggi così anonimi non si può pretendere molto. E se i protagonisti passano inosservati, i comprimari si riducono sovente a tremende macchiette comiche (l'aiutante egiziano e lo studioso tedesco, la cui natura caricaturale è accentuata dal cartoonesco doppiaggio italiano).

    Insomma, niente di che, ma neanche terribile. Se non altro la gestione del ritmo si mantiene discreta, rendendo la mancanza di originalità l'ostacolo più insidioso durante la visione. Se per qualche imperscrutabile motivo proprio ci teneste a dire “Ho visto Tony Curtis che fa la mummia”, allora accomodatevi senza remore. Gli altri passino.
  • Digital • 12/05/20 01:26
    Portaborse - 3994 interventi
    Bellissima e dettagliata recensione, complimenti!
  • Anthonyvm • 12/05/20 11:36
    Scrivano - 805 interventi
    Digital ebbe a dire:
    Bellissima e dettagliata recensione, complimenti!

    Grazie, Digital. Gentilissimo! :)