Daniela • 30/12/14 14:15
Gran Burattinaio - 5945 interventi Devil's Knot mi aveva convinto poco, ma mi viene quasi da rivalutarlo dopo la visione di questo ultimo film del regista, che pure nella prima parte della carriera aveva fornito belle prove.
Ho trovato
The Captive non tanto brutto quanto poco incisivo, sconclusionato, con una altalena temporale che all'inizio disorienta, poi appare gratuita.
Alla vacillante progressione narrativa si aggiungono poi la scarsa definizione dei personaggi e alcuni presunti "indizi" che restano senza alcuna spiegazione ("trucco o stratagemma?" ripetuto più volte - chi lo capisce poi mi spiega, grazie). Il risultato è un thriller psicologico che seppellisce sotto una spessa coltre bianca di neve anche coinvolgimento, suspence, emozioni, pensando che la rarefazione - ambientale, psicologica, cronachistica - si traduca automaticamente in raffinatezza. Per contro, è proprio questa manifesta pretesa di autorialità che personalmente mi dà maggiore fastidio: meglio una pellicola modesta ma anche poco pretenziosa piuttosto che una che pretende di scandagliare chissà quali profondità dell'animo umano ed invece resta tanto in superficie.
Dato il soggetto, impossibile non fare un confronto con il film recente di un altro regista canadese come Egoyan, ossia
Prisoners di Villeneuve: confronto che va a tutto svantaggio di questo
The Captive.
Ultima modifica: 30/12/14 20:49 da
Daniela
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