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un plympton digitalizzato e contratto, che opera dal sottosuolo senza nemmeno provare a strafare disfare rifare come lui solo sa e può: in più passaggi si sente che gli prudono le sinapsi ma i diktat del sodale, che antepone la linearità narrativa alla telluricità del nostro hanno avuto la meglio. Kill Bill, ma piace pensare che il nostro abbia accondisceso al compromesso per autoprodursi Slide (previsto per metà 2022) e non per pigrizia e/o deficit ispirativo. La storia comunque, pur essendo un po' troppo logica lucida e programmaticamente sgomitata nella sua febbre di satira e parodia di dittatura e religione, sta sempre baldanzosamente eretta su un surf con onde da cartellino rosso, e la sua scorrettezza segnico-testuale non non ha simpatia per alcuno dei suoi personaggi, malfattori, eroi o antieroi che siano. e poi c'è anche il larvato tributo a sons of anarchy, e ciò basta a tributare la visione, sperando che per plympton si tratti di una rincorsa per un salto in alto in lurgo e in largo col prossimo affondo.
sono le parole dopo che dovrebbero preoccuparvi o quanto meno farvi stare sul chi va là. ripeto, si tratta di un plympton in ombra e intravedibile solo sottotraccia, che purtroppo non dà quasi mai sfogo al suo geyser creativo, probabilmente perché contrattualmente messo a freno da lujian. però si avverte il suo tocco nelle contorsioni narrative e la storia comunque spacca. chi ha amato sons of anarchy, poi, troverà supplementari motivi di apprezzamento.
un plympton digitalizzato e contratto, che opera dal sottosuolo senza nemmeno provare a strafare disfare rifare come lui solo sa e può: in più passaggi si sente che gli prudono le sinapsi ma i diktat del sodale, che antepone la linearità narrativa alla telluricità del nostro hanno avuto la meglio. Kill Bill, ma piace pensare che il nostro abbia accondisceso al compromesso per autoprodursi Slide (previsto per metà 2022) e non per pigrizia e/o deficit ispirativo. La storia comunque, pur essendo un po' troppo logica lucida e programmaticamente sgomitata nella sua febbre di satira e parodia di dittatura e religione, sta sempre baldanzosamente eretta su un surf con onde da cartellino rosso, e la sua scorrettezza segnico-testuale non non ha simpatia per alcuno dei suoi personaggi, malfattori, eroi o antieroi che siano. e poi c'è anche il larvato tributo a sons of anarchy, e ciò basta a tributare la visione, sperando che per plympton si tratti di una rincorsa per un salto in alto in lurgo e in largo col prossimo affondo.
Tante grazie per quest'altra segnalazione plymptoniana & socio. Ho appena visto il trailer su youtube ed è molto promettente. Spero di trovarlo al più presto, mi incuriosisce! Grazie ancora Schramm ;)
Paulaster • 2/11/21 09:58 Controllo di gestione - 99 interventi
Schramm ebbe a dire:
un plympton digitalizzato e contratto, che opera dal sottosuolo senza nemmeno provare a strafare disfare rifare come lui solo sa e può: in più passaggi si sente che gli prudono le sinapsi ma i diktat del sodale, che antepone la linearità narrativa alla telluricità del nostro hanno avuto la meglio. Kill Bill, ma piace pensare che il nostro abbia accondisceso al compromesso per autoprodursi Slide (previsto per metà 2022) e non per pigrizia e/o deficit ispirativo.
Schramm
Anthonyvm