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Discussioni su Dead set - Miniserie TV (2008)

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
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  • Buiomega71 • 4/01/20 10:05
    Consigliere - 27174 interventi
    Ciò che l'occhio non vede-L'introspezione della visione.


    Sarò io che mi sono assuefatto al (de)genere,
    e che ormai dello "zombi movie" (per il momento) trovo sempre i soliti clichè scritti dallo zio George, ma la prima parte di Dead Set (o meglio, i primi 70') non mi è sembrato nulla di cui strapparsi i capelli.

    All'inizio faticavo a entrarci sù (troppi personaggi, troppe scene caotiche e confusionarie) e quando (nel più tradizionale scenario dell'apocalisse pandemica, che più tradizionale non si può-TG e piazze in tumulto-) si comincia a menar strage, gli infetti c'hanno il look poco inventivo alla 28 Giorni dopo, si và giù di romeriate e pure si omaggia il nostro umbertone.

    Altra falla sono gli attacchi zombeschi, di quelli che il sottoscritto detesta cordialmente, e cioè in puro stile videoclipparo mtvesco, dove , quando gli zombi corridori attaccano, non si capisce una beata mazza, solo urla schizzi di sangue e un'accozzaglia epilettica di immagini caotiche e ben poco coinvolgenti.

    Gore ai minimi termini (almeno per ora), dove si strizza l'occhiolino pure all'estintore spappolateste di Irreversible, qualche gola strapparta a morsi e un caos generale che più che suggerire ansia e pandemia, sembra scimmiottare stilemi e situazioni alla Darren Lynn Bousman (vedi il suo episodio, facsimile, di Fear Itself).

    Non male invece il tratteggio dei personaggi, che anche se convenzionale (la ricca snob e scema, il gay alla Malgioglio, la ragazza di colore, la coppia tamarra, il ragazzo introverso, il filosofo rompicoglioni, il produttore bastardissimo e triviale, la bruttina stagionata che prende in mano la situazione, la coriacea "guerrigliera") è comunque riuscita e la storia che si ramifica (dentro nella casa del Grande fratello, nello stanzino dello studio, sulla strada per poi prendere rifugio in una magione abbandonata di campagna, tentare di raggiungere la farmacia come in The Mist) tiene desta l'attenzione.

    Qualche buon momento (le chiavi del furgone, gli zombi che grugniscono famelici al di là dello specchio che separa lo studio televisivo dalla casa del GF, Pippa che si lacca i piedini, il produttore che dà in pasto, nel bagno, un disabile allo zombi e le schermagliette amorose delle femminucce che si contendono il bell'imbusto di turno, Davina zombificata che continua a battere alla porta e su tutti Grace Kelly di Mika che risuona durante il massacro e i pasteggi zombeschi) mette un pò di pepe ad un intelaiatura che pesca a piene mani dall'infinito bacino d'utenza zombesco cinematografico.

    Buona la regia di Demange (anche se a volte scade nel videoclipparo) e Pippa (Kathleen McDermott) lustra gli occhi e accende il mio lato ultrafetish.

    Domenica sera riprendo la seconda parte, per il momento più dubbi che entusiasmi (ma con riserve), aspettandomi che salti fuori il vero cinismo e le bassezze meschine dei concorrenti del GF di fronte all'apocalisse oggi (per il momento non pervenute).
    Ultima modifica: 6/01/20 14:30 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 6/01/20 10:24
    Consigliere - 27174 interventi
    Seconda parte che si tiene sui livelli della prima, ma che saccheggia impunemente tutto il bacino d'utenza della trilogia romeriana (la casa di campagna della Notte, il cafonissimo produttore Patrick che finisce divorato e sviscerato tale e quale al Joe Pilato del Giorno, con frase profetica del "Su mangiate" annessa, e del Giorno riprende pure la torma di zombi davanti al cancello con la smania di entrare e la scriteriata stupidità di farsi invadere nel "luogo sicuro" con carneficina di contorno, il tiro a segno agli zombi (come nel monumento romeriano appunto "Ehi, ti hanno colpito per sbaglio?" poi ripreso anche nel secondo Resident Evil), nonchè riprendere paro paro le frasi da Zombi "Per loro era un posto importante quando erano in vita" e nemmeno il supermercato viene risparmiato), che più che citazione pare una mera scoppiazzatura.

    Anche quà alcuni momenti riusciti (gli zombi che hanno dei problemi con l'acqua, l'arrivo dei due poliziotti, il produttore e le sue problematiche scatologiche, "Gollum" che spia , alla Alvaro Vitali, Veronica che si addoccia e si tocca sbirciandola dal vetro, Patrick che porta, meschinamente, "Gollum" dalla sua parte o che affetta il cadavere di Grayson per dare le sue frattaglie in pasto agli zombi, Alex alle prese con la paratoia del fiume, Pippa trasformata in zombi che batte sul vetro della sala regia, l'invasione zombesca finale che non risparmia niente e nessuno e la conclusione senza speranza, con la "zombi" in diretta televisiva trasmessa dai negozi di elettrodomestici, in un chiusa che cita apertamente il finale di Dèmoni 2) che , almeno, tengono desta l'attenzione e non scade in tempi morti.

    Poi, vabbè, il mare magnum dei clichè prende spesso il soppravvento, lo splatter e il gore aumentano considerevolmente (anche se la sincopata regia epilettica videoclippara ne diminuisce il potenziale) e l'apocalisse che si respira è comunque ben resa.

    Citazioni pseudotarantiniane ai programmi tv, alle serie, al Signore degli anelli jacksoniano e financo cinefile (Spezziamole le caviglie come in Misery), che sanno un pò di modaiolo.

    Però, però, se in un uno "zombi movie", tra i momenti da ricordare, ci ho infilato Pippa che si lacca i piedini, qualcosa non mi torna.

    Da antologia la frase di Kelly sugli zombi, che li definisce "Stupidi come la merda", anche se, gli unici sopravvissuti, almeno alcuni, non è che siano da meno.

    A suo modo anche simpatico, che non toglie e non aggiunge nulla a un (de)genere ormai abusivamente inflazionato.
    Ultima modifica: 6/01/20 22:03 da Buiomega71