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Discussioni su Creatura del diavolo - Film (1966)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/03/10 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
    POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/01/23
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Quello che si dice un buon film:
    Ciavazzaro, Von Leppe
  • Non male, dopotutto:
    Buiomega71
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Marcel M.J. Davinotti jr.

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Digital • 12/06/15 09:55
    Portaborse - 4175 interventi
    Non essendoci la scheda (manco su imdb c'è)lo scrivo qui. Venerdì 26 giugno, Rai Movie, alle ore 09:05, manda in onda I tre della squadra speciale. Dalla trama sembra proprio very priceless! :D
    Ultima modifica: 12/06/15 11:49 da Digital
  • Buiomega71 • 7/01/25 10:18
    Consigliere - 27409 interventi
    Hammer house of horror

    In casa Hammer si tira in ballo la stregoneria, e bisogna dire che la strega di Kay Walsh è tra le più affascinanti e bizzarre mai portare sullo schermo: sputacchia, sproloquia in latino, veste panni medievali, indossa appariscenti zeppe rosse, cerca l'immortalità e invoca il maligno con parsimonia quasi filosofica.

    Così come come il sabba, tra i più deliranti e frenetici mai girati per un "witch movie", orgiastica sarabanda quasi coprofaga che sta tra Alberto Cavallone, Renato Polselli e ritualità pagane pre Wicker man, con adepti invasati che si rotolano a terra, tra convusioni, abbracci lascivi, danze scoordinate e febbrili, in un ritorno primordiale e ancestrale della magia nera.

    Per il resto il film si trascina sonnacchioso e poco coinvolgente, seguendo la quotidianità della maestrina di campagna della Fontaine, spezzata dalla bellezza virginale della Boulting (con la fissa per le bamboline simil Barbie), del gatto Cagliostro e un'atmosfera di minaccia settaria che alleggia per tutta la pellicola.

    Ma la regia di Frankel è piatta e senza particolari guizzi, dove quà e là ci mette dei segnali disturbanti (il macellaio sorridente che scuoia a mani nude un coniglio davanti alla Fontaine, il pupazzetto alla Ken, trovato sul ramo di un'albero, decapitato e ridotto a punta spilli) e nemmeno la sceneggiatura dell'autore di Quatermass riesce a sfruttare appieno la componente complottistico/maligna (se non per gli ultimi minuti del delirio stregonesco).

    Imbarazzante l'happy end, pagliaccesco l'intro in un Africa farlocca riscostruita in studio, con uno stregone che sembra uscito da Zulù.

    Irrimediabilmente datato e poco incisivo (se paragonato, ad esempio, alla Notte delle streghe), se non fosse per quel sabba così folle e per la magnificenza ipnotica dell'algida "stregonessa" di Kay Walsh.

    Titolo italiano quanto mai inappropiato.


    Ultima modifica: 7/01/25 10:21 da Buiomega71