Buiomega71 • 7/08/13 10:33
Consigliere - 27151 interventi WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN
Ottimo "spaghetti western" firmato Edo Mulargia, che con passione e ispirazione dirige con polso e fermezza, guardando più all'western americano che non a quello italico
Leoniano nell'assunto (la sceneggiatura non brilla per chissà quali originalità, mantenendosi sugli standar di Per
Un Pugno Di Dollari, con il Cjamango di Ivan Rassimov così simile, nel look, a Clint Eastwood), ma pervaso da polvere da sparo e un cinismo di fondo, che avrà il culmine nel beffardo finale.
Paesini spettrali, bambini che suonano ossessivamente lo scacciapensieri, donne risulte e armate, pochi orpelli e parco di inutili romanticismi.
Momenti piuttosto crudeli (il piccolo Giusva Fioravanti legato alla dinamite da Piero Lulli, l'agonia di Hèléne Chanel), due cattivi da antologia: El Tigre di Piero Lulli (gran faccia da western) e il Don Pablo di Livio Lorenzon, due facce della stessa medaglia, avidi e spietati, che finiranno per scannarsi tra di loro.
Squarci di gran cinema (l'inizio, nello spettrale paesino di Don Pablo, dove il piccolo Fioravanti e cacciato malamente da tutti, accusato di avere la peste, accarezzato dalle bellissime note composte da Felice Di Stefano), qualche scheggia goticheggiante (Giorgio Sabbatini che suona l'organo) e un west credibile quanto polveroso (se si tiene conto anche della disponibilità del budget).
Fa la sua figura anche il polselliano Mickey Hargitay, nei panni di un misterioso cavaliere nero.
Una piacevole sorpresa, su qui non avrei scommesso un centesimo...E per parafrasare lo stesso Mulargia, Al tropico del west...
Buiomega71
Tojo72
Stubby, Homesick