Discussioni su Carver - Film (2008)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/03/20 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 23/03/20 10:21
    Consigliere - 26145 interventi
    Guerrero jr tira in ballo i soliti massacri texani hooperiani, i mille corpi zombiani e le sevizie ozploitation dell'emulo di Ivan Milat in questo gustosissimo derivato, con tocchi cinici e spietati (si salvano in ben pochi al jeux de massacre, e forse nessuno).

    I boschi della Virginia fanno da contorno a squallidi e zozzi fimetti snuff fatti in casa (che dapprincipio il gruppetto di giovani in vacanza, che trova arrugginiti proiettori e scalcinate pellicole in 8mm in una casa in rovina nel bel mezzo dei boschi, crede che siano dei filmacci horror girati da un amatore) che danno il via alla mattanza.

    I redneck si sono "evoluti", hanno primitive sale di montaggio e riprendono la morte in diretta ai danni di ignari campeggiatori che si avventurano da quelle parti.

    Guerrero jr. ha le idee chiare sul (de)genere, e dopo l'iniziale preparazione e all'atmosfera laida che pervade la poco piacevole situazione, comincia a darci dentro.

    Servizi igenici che di igenico hanno ben poco (tazze del cesso zeppe di escrementi maleodoranti, con tanto di vermi e blatte a fare da contorno) che danno il preludio al macello (con pioggia di feci versate addosso direttamente dalla lurida tazza) che inizia con i testicoli strizzati con una tenaglia e poi fatti esplodere in un geyser di sangue.

    Il body count ha inizio tra ragazze inchiodate che manco La casa di Mary, teste spappolate a martellate, piedi segati sullo stile del finale di Interceptor, terribili mazzate sulla capoccia, tremende fucilate, sprizzi di sangue e liquami vari, oggetti contundenti infilati in ogni dove, gole squarciate e improvvisi quanto inaspettati suicidi alla Martyrs.

    Il finalone è una sarabanda di violenza ultrasplatter che non risparmia niente e nessuno, e Guerrero jr. alza l'indice della cattiveria e del sadismo, dove la salvezza pare un optional non compreso e diventa un andirivieni di carne martoriata e profanata, tra martelloni da mattatoio, chiodi, seghe, fucili, tenaglie, spuntoni, prese al lazzo e devastanti impatti automobistici.

    Il gigantesco e "ritardato" (fino ad un certo punto) Bobby Shaw Carver , sorta di cugino dell'evocativo Faccia di cuoio hooperiano (ma forse più accostabile a quello fac simile di Slaughterhouse), si trastulla in sadismi e arti sanguinarie ascoltando ripetutamente una canzonetta country tormentone sul giradischi, tra torture e stanze zeppe di cadaveri femminili, alimentando il suo malsano hobby come un falegname lavora il legno.

    Il piedino di Rachel che si appoggia, con il tallone, alla tavola chiodata, Kate legata alla sedia, il ritrovamento del cadavere da parte dello sceriffo, il rinvenimento del dente umano nella "location" del filmino amatoriale con omicidi, il karaoke con vomitata e la fila per andare al cesso, la canzonetta country che rimboba tra orrori assortiti, il braccio maciullato dalla serranda, le fughe notturne boschive, le feroci lotte corpo a corpo, fino al finale a sorpresa (che tanto a sorpresa non è) della serie " Se il bestione uccide davanti alla telecamera, chi è che filma?".

    Pregevoli gli sfx gory di Paul Goldblatt e Guerrero jr. se la cava alla grande pur con budget striminzito, non solo nelle sequenze da splatterfeast, ma anche nella tensione e nel gestire la materia (anche se, in alcuni frangenti, tipo negli interni della fatiscente dimora, il buio la fa troppo da padrone).

    C'è pure una stoccata sulla violenza nel cinema horror come fonte di cura "terapeutica" alle brutture del mondo.

    Sempre e comunque dalle parti di "gruppo di ragazzi più o meno insopportabili và nei boschi a far vacanza e si imbatte nei soliti redneck folli e sanguinari", ma realizzato con passione per il genere, immerso in un contesto sordido e piuttosto lercio e con punte di ferocia (e pessimismo) davvero degne di nota che elevano il "filmaccio" da prodotti analoghi fatti in serie.

    Cultissimo l'incipit, tra ragazze sudiciamente legate, la canzonetta country che crea disagio e disturbo (Turkey in the Straw) e la decapitazione alla sega a mano.

    Da noi rimasto inedito, ho il dvd francese (uncut) della Aventi.

    La Showtime lo mandò in onda, negli states, epurandolo dei momenti più gory.
    Ultima modifica: 23/03/20 16:09 da Buiomega71