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Discussioni su Babysitter - Un thriller - Film (1995)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/04/09 DAL BENEMERITO COTOLA
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  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Darkknight, Herrkinski, Lupus73, Claudius, Gestarsh99
  • Gravemente insufficiente!:
    Cotola

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Gestarsh99 • 4/07/21 20:25
    Scrivano - 21542 interventi
    Herrkinski ebbe a dire nel commento:
    Rimane un mistero quale fosse l'intento del film: forse fare una satira sulle perversioni segrete della borghesia americana [...]
     
    Anch'io ci riflettevo sopra durante la visione ma alla fine non sono proprio riuscito a dare un senso compiuto o una motivazione logica certa a questo film...

    La sceneggiatura però è tratta da un racconto breve dello scrittore americano Robert Lowell Coover , un autore sui generis amante dei paradossi, stilisticamente legato al realismo magico e alla metafinzione (da Ibs.itRovesciando e moltiplicando la realtà a colpi di paradossi e contraddizioni, Coover cala i personaggi in versioni nuove e imprevedibili delle loro storie; e così facendo, personaggi e lettori si trovano insieme, stupiti e impauriti, in balìa della fantasia senza freni di uno scrittore dall’immaginario funambolico.)

    Riporto la definizione che Wikipedia dà di metafinzione, giacché proprio in quest'ultima potrebbe risiedere il perché di una storia così apparentemente assurda e gratuita:

    "La metafinzione è una forma di finzione che enfatizza la propria artificialità, in modo da ricordare continuamente ai lettori o agli spettatori che stanno leggendo o vedendo un'opera di fantasia.  In altre parole, la metafinzione è un'opera di fantasia autocosciente riguardo al linguaggio, alla forma letteraria e alla narrazione. Tali opere attirano direttamente o indirettamente l'attenzione sul loro status di prodotti artificiali. La metafinzione è spesso usata come una forma di parodia, o come uno strumento per minare le convenzioni letterarie ed esplorare il rapporto tra letteratura e realtà, o tra vita e arte.  La metafinzione sfida e mette in dubbio il principio della sospensione dell'incredulità, che normalmente sta alla base delle opere di fantasia."

    Peraltro, torna in mente il famoso rewind al telecomando di
    Funny games


    P.S. Stranezze e misteri a parte, l'opera ha comunque una potenza esilarante che ne giustifica pienamente la visione :D


  • Herrkinski • 5/07/21 15:13
    Consigliere avanzato - 2665 interventi
    Interessante Gest, se visto in quell'ottica forse acquista un minimo più senso, ma probabilmente è una tecnica che ha funzionato meglio su carta che su schermo in questo caso... Da un lato sarei curioso di leggere il racconto per vedere se ha un significato che magari non è ben uscito nella trasposizione cinematografica o forse - con ogni probabilità - il racconto non offriva materiale sufficiente per un lungometraggio e quindi quello che magari poteva risultare interessante su carta nel film viene diluito con risultati semi-demenziali...
  • Gestarsh99 • 5/07/21 20:20
    Scrivano - 21542 interventi
    Vista la caratura dello scrittore in questione, a naso propenderei per una netta superiorità del racconto originale rispetto alla strampalata sceneggiatura che ne è stata ricavata...
  • Zender • 6/07/21 08:12
    Capo scrivano - 49327 interventi
    Ma non è alla fine semplicemente un altro modo per definire il "grottesco"?
  • Gestarsh99 • 6/07/21 19:22
    Scrivano - 21542 interventi
    Un grottesco inconsapevole, dilettantistico e caciarone.
    Perché il grottesco presuppone una lucida intenzionalità da parte di chi ne fa uso nell'infiltrare in maniera abnorme (ma comunque calcolatamente studiata) l'elemento tragico-drammatico con quello comico-paradossale.
    In questo film invece le risate e il ridicolo sono assolutamente involontarie, giacché siamo dalle parti di uno "psico-thriller" erotico che punta esclusivamente sulla materializzazione di fantasie morbose e sul (cattivo) gusto del proibito. Un pulp(ettone) malriuscito, insomma.

    P.S. Avrebbe meritato il monopalla; il mezzo punticino in più deriva proprio dal guilty pleasure comico involontario (che personalmente apprezzo sempre).
  • Zender • 7/07/21 09:01
    Capo scrivano - 49327 interventi
    Ma la "metafinzione" sarebbe quindi involontaria? Wiki dice appunto che è un'opera di fantasia autocosciente.
  • Gestarsh99 • 7/07/21 09:21
    Scrivano - 21542 interventi
    No, in teoria la metafinzione dovrebbe essere assolutamente volontaria e consapevole.
    Io mi riferivo al film in questione, in cui questa ipotetica modalità è mal utilizzata e in cui l'effetto grottesco (sempre che lo si voglia inquadrare come tale) scaturisce maldestramente e senza un disegno prestabilito, sfociando quindi nel ridicolo non voluto.