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Curiosità su Il boss - Film (1973)

CURIOSITÀ

3 post
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  • Undying • 8/08/08 00:41
    Comunicazione esterna - 7565 interventi
    Il Boss: tra Realtà (tanta) e Finzione (poca)

    Il Boss è stato un progetto molto ambizioso, andato ben oltre, per risultato, al semplice film d'intrattenimento.

    Se si pensa che la pellicola denuncia, con lucidità estrema (e riferimenti a nomi e personaggi dell'epoca) il sistema mafioso* in anni non sospetti, si può intendere quale coraggio abbia sfoderato Di Leo, qua appoggiato da attori che, anche se solo in ruoli marginali (ad esempio lo strepitoso Vittorio Caprioli) offrono una performance eccellente.

    Lo spunto iniziale è dato da un romanzo scritto da da Peter Mc Curtin, sul quale, però, il regista innesta avvenimenti e personaggi del panorama politico, imprenditoriale e giudiziario italiano.

    Sui nomi chiamati in causa ne Il Boss, lo stesso Di Leo, al riguardo, fece notare che era presente "persino quello di un politico democristiano che mi portò in tribunale, noto mafioso il cui nome figurava negli atti dell'antimafia ed era lo stesso ministro"...

    Il politico in questione era l'allora ministro delle poste Giovanni Gioia che, riconosciutosi, intentò una causa alla produzione del film (si ricorda, al riguardo e per affinità, l'interessante Perché si Uccide un Magistrato, diretto da Damiani nel 1974).

    Altro evidente rimando alla cronaca del periodo lo si riscontra nel personaggio di Corrado Gaipa che - sempre secondo il regista - "adombrava un noto avvocato intrallazzatore della vita dell'isola, con "contatti" a Roma... e non mancano frecciate alla Chiesa: azzardai il dialogo tra un cardinale e il boss. Mai niente del genere si era visto in Italia, nè prima nè dopo, se non in chiave di "farsa". Il cardinale in questione era Ruffini, quello che disse: "la mafia? Ma che esiste la mafia?....". Dopo l'uscita del film, a Palermo, mi aspettavo i picciotti sotto casa."


    *condannando lo stesso, composto da macchine prive di umani sentimenti, eccezion fatta per la falsità e la menzogna - Lanzetta, ad esempio non esita ad eliminare il padre putativo

    Fonte: Booklet allegato alla VHS Shendene a cura di Davide Pulici e Manlio Gomarasca.
  • Geppo • 11/08/09 21:36
    Call center Davinotti - 4356 interventi
    Howard Ross è doppiato da Stefano Satta Flores.
  • Il Dandi • 8/01/11 14:58
    Segretario - 1484 interventi
    Anche qui Fernando Di Leo fa la sua abituale comparsata: tra i picciotti di Cocchi che chiacchierano fuori dalla sua auto (min. 82 del film):