Women talking - Il diritto di scegliere - Film (2022)

Magari non avrà la stesso potere impattante del libro, ma la fotografia cupa, i volti provati delle protagoniste e i loro terribili racconti rendono abbastanza bene l'idea di una comunità religiosa boliviana in cui la contrapposizione tra sessi è sin troppo netta e cruenta (oltre ad essere inquietante, se si pensa che in un futuro non troppo lontano potrebbe tramutarsi in realtà ovunque e allo stesso tempo): da un lato vi sono le donne che tentano di sopravvivere rifugiandosi nella fede, dall'altra uomini dediti a stupri e abusi di ogni tipo su di esse. Buono il cast, poca azione.

Un film che parla di violenza maschile dalla prospettiva di una comunità isolata la cui componente femminile è soggetta a continue violenze e soprusi che impongono una decisione definitiva per il futuro. La regista non mostra mai direttamente atti violenti, ma questi sono costantemente presenti nei discorsi delle donne, con forti dibattiti tra le opzioni scelte dalle protagoniste. Quasi una pièce che come spettacolo cinematografico richiede attenzione e pazienza e non sempre funziona, anche se le attrici danno prova di grande bravura, a partire da Claire Foy.