The king tide - Film (2023)

Neonata viene ritrovata sulla spiaggia di un'isoletta; si scoprirà avere poteri straordinari che permettono alla comunità di prosperare, finché... Sorta di racconto allegorico sull'egoismo umano che ha la sua ragion d'essere nella costruzione dei personaggi e delle loro dinamiche; l'elemento soprannaturale, pur centrale, è solo un mezzo per fare un discorso più ampio sui rapporti di potere tra la gente e sui sentimenti fallibili degli esseri umani. L'esasperato taglio autoriale però rende la visione un vero mattone; più che slow-burn, è pachidermico e vanifica un po' i validi spunti.

Folk vuol dire gente e in questo folk horror il male assoluto è proprio la comunità con il suo egoismo spacciato per bene superiore. Qui chi tocca la wicker baby garante di salute e longevità muore. Per affascinare affascina, ma sarebbe il caso di finirla con quest'idea/posa del wicker-movie che per essere teso irrequieto compatto deve per forza cuocere sempre su autorialoidi braci quasi spente salvo ricorrere all'artiglieria più o meno pesante solo nei 20' finali. Non che non sia un buon prodotto, ma che bombetta sarebbe stata tirando da molto prima l'elastico fin quasi a spezzarlo?