Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/06/20 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Buiomega71 2/06/20 00:58 - 2910 commenti

I gusti di Buiomega71

L'inizio pare una versione muscolare di Hardcore (squallidi set di filmini porno, ragazze finite nel gorgo del vizio) tra brutali stupri di gruppo e pedopornografia (le foto delle bambine in atti orali sessuali). Poi il film muta in un "revenge movie" che pare gettare le basi per Oldboy: qualche scheggia violenta (la mano inchiodata, l'amputazione previo pistola), un finale che cita gli specchi dei 3 dell'Operazione Drago e un inseguimento on the road alla Mad Max nel deserto del Nevada, per chiudere in stile western nelle sabbie mobili. Qua e là un po' di convenzionalità.
MEMORABILE: La viscidità schifosa di Oldman; Il ricatto con la foto pedopornografica; Kassie imbottita di droga in balia dei "lupi" thai; Il pestaggio in camera.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina ThurgoodSpazio vuotoLocandina Colt 45Spazio vuotoLocandina Cold warSpazio vuotoLocandina L'affaire SK1
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Buiomega71 • 2/06/20 10:56
    Consigliere - 25983 interventi
    All'inizio pare di vedere una versione muscolare dell'Hardcore schraderiano (squallidi set di filmini pornografici, con un pornoattore dalle fattezze alla Ron Jeremy, ragazze di campagna perdute nel gorgo del vizio, imbottite di droga per poi essere soggette a brutali stupri di gruppo filmati), con derive nella pedopornografia (le fotografie, solo suggerite, delle bambine riprese in atti orali sessuali, che servono anche a scopo ricattatorio), dove la viscidità schifosa di Gary Oldman si avvicina a quella del Dino Velvet di 8mm (Se ti dico di succhiarmi il ca**o me lo succhi, se ti dico di farti sbattere da un cane tu allarghi le gambe e ti fai sbattere), piccolo e laido signore della droga e dello sfruttamento sessuale, che dimora in stanzoni kitsch contorniato da manichini in pose oscene, specchi segreti, telecamere e alcove dell'"amore".

    Poi muta in una sottospecie di "revenge movie", con una macchinosa vendetta che pare gettare le basi per Old Boy, per poi , in dirittura di arrivo, citare I tre dell'operazione drago nella stanzetta della lussuria contorniata da specchi, e un inseguimento on the road alla Mad Max nel deserto del Nevada, che chiude nelle sabbie mobili con riverberi western.

    Nella ricerca dei meccanismi vendicatori qualche scena violenta (la mano inchiodata sull'altare di una chiesa, l'amputazione previo colpo di pistola, il pestaggio del tailandese "protetto dall'immunità diplomatica" nella stanza dell'hotel, la belluina gang bang che muta in stupro di gruppo) e una sensazione di luridume nel personaggio di Oldman, pornografo vendicatore di glaciale crudeltà (sempre schizzato come in Leon).

    L'intelaiatura del film regge abbastanza, con la robusta regia del nipote di George Stevens che guarda a certo cinema hilliano, al western e a qualche spizzico horror (la chiesa in fiamme) con sfondo le mille luci tentatrici della città di Reno, tra droga, promiscuità e lussuriosi, quanto tamarri, emuli di Larry Flynt (un grande e ritrovato Gregg Henry, che pare uscito da Boogie Nights, che si destreggia in sesso a tre, orgette e in dildi di gomma lasciati sul divano, sequenza di culto esilarante) e qualche buon assestamento nelle sequenze action (lo scontro a fuoco con i due thai nella casetta nel deserto).

    Poi, però, verso la fine il film mostra un pò la corda, scadendo nella convezionalità e perdendo in cattiveria SPOILER la redenzione, in punto di morte, del lascivo Oldman ormai inghiottito dalle sabbie mobili FINE SPOILER, non mantenendo fino in fondo le promesse di un inizio feroce e sordido (il continuo parlare di pedofilia, la Washington strafatta e persa nella droga , che medita il suicidio e viene data in pasto ai "lupi" thai per farli divertire sessualmente, la mania videoludica di Oldman, il ricatto pedopornografico, i set porno, l'impietosa e sadica filosofia di Olman "In un mondo dove gli uomini si scopano i bambini, cosa resta da fare a una ragazza come te?") cheppoi và pian piano scemando per far posto ad un poliziesco/action che rientra nei canoni tradizionali del genere.

    Possente Ving Rhames nei panni dell'ex polizotto con un braccio solo (che ricorda certi eroi solitari e menomati del "kung fu movie") e Oldman che, nonostante abbia preso parte al film di Stevens per scopi meramente alimentari, ruba la scena a tutti (come era, d'altronde, pronosticabile).

    Un buon potenziale mantenuto solo in parte, che comincia subito nel sudicio per poi dirottarsi nei meandri del routinario.

    Suggestivi squarci nella fotografia di Zoran Popovic, incisiva OST di Michael Giacchino e assaggi gore (il moncherino insanguinato) di suà maestà Matthew Mungle.

    Peccato solo che Sin non osi fino in fondo e mandi all'aria le ottime premesse iniziali, preferendo un'approccio più comune e finendo per lambire l'odioso e stantio politicamente corretto.

    Ma vale la visione anche solo per la luciferina performance di Oldman.

    In parte debitore a Violenza ad una minorenne
    Ultima modifica: 2/06/20 13:50 da Buiomega71