Nessuno sa che io sono qui - Film (2020)

Il giovane obeso che vive isolato nasconde il dolore per una frustrazione infantile: lo sfruttamento della sua bella voce nel doppiaggio di un altro bambino. Il cinismo dello show business e dei media è fulcro di una storia che si sviluppa nella descrizione degli strascichi psicologici e relazionali del misantropo protagonista. Il film procede soprattutto per appunti, molto suggestivi (grazie al physique dell’attore e all’ambiente livido lacustre), ma nella loro dilatazione si disperde, e anche il finale sembra più irrisolto che sospeso.

Da bambino subì l'umiliazione di dover "prestare" la propria bellissima voce ad un coetaneo ritenuto più adatto ad esibirsi in pubblico, da adulto vive in una fattoria isolata, pieno di rancore per la carriera di successo dell'altro... Scontato nella sua critica all'industria discografica che preferisce il look al talento, questo film cileno risulta più convincente come ritratto di un uomo sgraziato nell'aspetto ma d'animo sensibile che si è auto-condannato alla solitudine. La conclusione può lasciare perplessi perché appaga il protagonista ma lascia in sospeso lo spettatore.