Naufragi - Film (2021)

Scrive e dirige Chiantini, lasciando sempre in scena la Ramazzotti nel ruolo della mamma staccata dalla realtà e incapace di responsabilizzarsi. L'attrice romana regge il ruolo come sono bravi anche i due piccoli, ma alla resa dei conti puntare tutto su di loro è anche il limite di un racconto che nella prima parte crea empatia ma poi tende a perdersi. Ambientazioni prevedibili, sottofondo triste ma senza drammi gratuiti se non nell'epilogo, che volendo sembra attaccato a forza. Un film incompiuto ma non troppo banale.

Maria è una giovane madre eternamente bambina, mai connessa con la realtà e con la famiglia se non attraverso approcci favolistici ed estemporanei, anche di fronte a fatti drammatici. Una storia di disagio mentale, tutto incentrato sul solo personaggio interpretato dalla brava Ramazzotti, che convince nella prima parte, ma che si perde alla grande quando il regista cerca di allargare la prospettiva verso altre realtà sociali, incappando in un loop di piccole situazioni tristi, ma poco coinvolgenti anche a causa di un linguaggio narrativo che sa molto di tv. Monocorde.