Nata ieri - Film (1950)

In questa commedia ben recitata (Judy Holliday con la voce della Morelli è bravissima, ma anche gli altri non scherzano, vedi Broderick Crawford), traspare (ma non tanto trasparente) una lezione di vera democrazia e onestà vincente, una volta sconfitta l'ignoranza, che l'America impartisce attraverso la sua cinematografia; ha usato spessissimo questo canale che arrivava a tutti, per istruire, specie quando la tv non c'era o era in fasce. Siamo nel 1951 ma è ancora tutto così ora nel 2009, anche se le donne cominciano a ribellarsi.

Un faccendiere in trasferta a Washington per concludere affari assume un giornalista perchè educhi la sua amante, che con le sue maniere villane lo mette in imbarazzo in società. Ma la ragazza è ignorante, non stupida, e saprà far tesoro dei preziosi insegnamenti. Deliziosa commedia di stampo teatrale, diretta da Cukor con la consueta abilità, soprattutto nella direzione del cast, qui guidato da Judy Holliday, svampita oca bionda che, insieme ai principi della democrazia, impara anche quelli della dignità e del rispetto di sé stessi.

Deliziosa commedia diretta con grande classe dal mitico George Cukor. La storia dell'ingenua ballerina che "indottrinata" da uno smaliziato giornalista subisce un'incredibile metamorfosi, benchè poco probabile, è assai gradevole grazie all'ottima interpretazione della Hollyday che aveva già recitato lo stesso ruolo a teatro e che vinse meritatamente l'Oscar.

Affarista spregiudicato va a Washington per convincere un senatore. Commedia romantica con un inizio scoppiettante nel descrivere i caratteri così diversi del poco nutrito cast (anche se Cukor ha il pregio di giostrarlo con ottimi tempi e pochi spazi fisici). La fase centrale sull'erudizione del personaggio della Holliday, oca ma con piccole variazioni efficaci, è più piatta. Il messaggio democratico conclusivo ha un che di pistolotto morale che viene almeno smussato dalla storia d'amore. Holden viene subissato dall'impeto villano di Crawford.