Intrigo a Malta - Film (2021)

Spy story alla buona marchiata Hallmark, sfrutta soprattutto la bella cornice di Malta in funzione turistica, illuminandone scorci splendidi che, uniti a panoramiche dall'alto che ancor di più esaltano la bellezza del porto di La Valletta, ci confermano come l'ambientazione ricopra nel film un ruolo primario. Innanzitutto Malta, quindi, poi la storia, che non a caso propone come protagonista l'inviata di una rivista di viaggi ("Destination Traveler") giunta lì insieme all'editore, alla fotografa e all'esperto di contenuti digitali per un reportage sul luogo. La prima tappa è il grande albergo che li ospiterà e il cui proprietario era un vecchio...Leggi tutto compagno di scuola di Chloe (Kelley), con la quale si sprecano gli abbracci. Intanto, però, la sera prima qualcuno aveva sottratto documenti importantissimi al consolato americano locale e qualcun altro ci era rimasto, costringendo l'FBI a intervenire.

Un ulteriore cadavere entra poco dopo in scena ed è proprio quello del ricco amico di Chloe, ucciso e gettato giù dalla finestra della stanza sopra a quella in cui alloggia la donna, che l’aveva sentito discutere animatamente con qualcuno e che denuncia l'accaduto spiegando di aver visto un corpo (al momento irriconoscibile) riverso nel cortile. Dal momento che il giorno dopo il proprietario dell'albergo non si trova, non ci vuole molto a fare 2+2, così come è evidente, per chi guarda, che i due delitti risulteranno inevitabilmente collegati.

Chloe, senza seguire i consigli di chi le suggerisce di non impicciarsi troppo né badando alla strafottenza di chi non crede a una parola di quanto da lei raccontato (d'altra parte il cadavere in cortile non si trova e il proprietario dell'albergo pare essersi semplicemente assentato per motivi di lavoro), comincia a seguire una pista, aiutata dal detective dell'FBI (con cui è evidente esista un'intesa) e, naturalmente, dai tre colleghi che da subito la spalleggiano.

L’indagine è condotta seguendo canoni talora quasi più vicini alla commedia che al giallo e in questo senso abbastanza rivelatoria è la colonna sonora, decisamente lontanissima dal creare suspense. La scelta però lascia abbastanza l'amaro in bocca: l'approccio disincantato rende poco plausibile il tutto mentre all’intreccio - complicato come si conviene a una spy story - non si riesce a conferire spessore alcuno, con personaggi di carta velina e un'unica figura in grado di garantire una certa qualità. E’ Nathalie Kelley, ovviamente: bella, fascinosa e abile nel rendere credibile un personaggio che sulla carta davvero poco lo è. La colpa è anche di una regia che non incide mai, limitandosi a seguire il copione e faticando a catturare l'attenzione. Troppe parole, incastri improbabili e una tensione pari a zero. D'altra parte siamo in presenza di un giallo-spy, non certo di un thriller.

Tante le fasi in cui si prolungano le sequenze senza un vero motivo, mentre più si osservano le inquadrature più si capisce come gli incontri avvengano (guarda un po') sempre in angoli scenograficamente suggestivi della città. La caccia al misterioso "Cypher", la spia che pare si celi dietro alle azioni criminose, ha contorni da crime spensierato, sviluppato seguendo in parte i ritmi delle commedie sentimentali modello Hallmark. Il risultato, per quanto non disdicevole, è un mystery al femminile di scarsa presa...

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