In 29’ supersonici e senza mai trovarsi l’ampio e deciso passo sbarrato da sbavature di sorta alcuna, Fanuele irride (scansando con raro acume lo sconquasso semplicistico) ondosi frangimenti indipendentisti, marosi secessionisti, riscoperte dei nazionalismi più beceri, nostalgie monarchiche e tutto quanto fa separatismo. L’assunto è un sapido almanacco di surrealtà, la leva fatta sull’anacronismo a cielo aperto smotta un Hellzapoppin dell’assurdo da caposcuola, scenografie e costumi meriterebbero una scheda encomiale a sé, e gli attori di cui si serve portano la Grazia a tracolla. Ave(rcene)!
MEMORABILE: Il bagno; i sudditi che ricordano i morti viventi di Romero; i deliziosi injokes degli end-credits.
Tornato nella tenuta avita in occasione della morte del padre dopo 20 anni di assenza, scopre che il defunto ne ha fatto il proprio regno personale, con confini, leggi, conio, popolo devoto... Delizioso apologo surreale, con l'unico difetto, a torto imputabile ad un corto, di essere per l'appunto un poco troppo corto: si giunge alla fine con la voglia di sapere se il miraggio dell'oro avrà davvero la meglio sull'omaggio di loro, i sudditi festanti. Fresi è al solito presenza di simpatico ingombro pur in un ruolo ingrato, i titoli di coda lasciano col sorriso sulle labbra.
MEMORABILE: Le ancelle vascaiole; La vestizione al mattina dopo
Favola surreale in salsa medioevale diretta da un regista promettente e che avrebbe forse meritato uno sviluppo maggiore in termini di lunghezza. Il cortometraggio traporta in un altrove anacronistico popolato da sudditi e da un principe ereditario perplesso e riluttante, ma non fino in fondo. Colpisce positivamente la cura dei dettagli tecnici, dalla fotografia, ai costumi e all’ambientazione e non è una sorpresa la bravura e l’immedesimazione di Fresi, nello stesso tempo confuso e autorevole.
Soggetto davvero curioso quello dell’erede che arriva nella tenuta agricola del padre appena defunto per scoprire che è stata trasformata letteralmente in un regno. Ovvero: il possedimento è più tesoro se viene venduto o governato? E il genitore è solo un pazzo oppure un lungimirante di cui ricostruire la memoria? Favola e apologo si intrecciano, sotto le regole di una bizzarra commedia. Peccato che il corto si interrompa troppo presto, proprio quando la storia comincia a rivelare una complessità intrigante.
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Daniela ebbe a dire: Schramm ebbe a dire: per gli eventuali interessati, è recuperabile completo su vimeo: https://vimeo.com/155157415
Un gioiellino.
Propongo l'inserimento dell'art.65 bis nella Costituzione italiana.
si, qua lo spessore e la consistenza non conoscono metratura. il ragazzo promette cose stellari. pare che si stia giustappunto apprestando a fare il salto in lungo. lo aspetto come un bimbo il 25 dicembre.