Giulia è impiegata alla Soprintendenza alle Belle Arti e, complice la scomparsa di un antico manoscritto, comincia un viaggio alla scoperta di se stessa oltre che del libro. Un gialletto con molto spazio alle introspezioni psicologiche dei personaggi che offre una D'Urso pre-MattinaPomeriggioDomenica 5, capace di mostrare un lato attoreo troppo presto messo in secondo piano. Maria Carmela merita una rivalutazione, così come le atmosfere di questo bel film di emozioni.
L'impianto vagamente giallo è un pretesto per raccontare i tormenti esistenziali della protagonista, una gradevole Barbara D'Urso. La sua interpretazione è il vero punto di forza della pellicola, naturale e splendidamente sottotraccia, tuttavia intensa (ovviamente rapportata al taglio del prodotto, sia chiaro). In alcuni punti non si ravvisa nemmeno troppo il taglio televisivo dell'opera, con lunghe sequenze silenziose e introspettive, "quasi autoriali", che non annoiano. Musiche suggestive. Manca solo quel qualcosa sul versante giallo per convincere appieno.
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Chiedo venia ma la fretta mi ha giocato un brutto scherzo e, rileggendo solo ora il mio inserimento, ho notato che la data da me riportata è 1990 anziché quella corretta, che è 1999.
Ancora perdono a tutti i davinottiani, Davinotti in primis.
Mco
DiscussioneZender • 14/01/10 19:52 Capo scrivano - 48333 interventi
Beh, addirittura perdono per un'inezia simile, perdipiù segnalata da te nel forum... Va benissimo così, càpita. L'unica cosa è che chiedere perdono al Davinotti è "fiato" sprecato. Lui non fa parte di questo sito, come noto è chiuso nelle sue segrete a Venezia e da lì non si muove. Mi fa avere i suoi papiri e basta, è già tanto che sappia che esiste un sito a suo nome. Inutile dire che i Pc non sa quasi cosa siano e a tal proposito riporto una sua nota frase, che la dice lunga sulla lucidità del "Maestro":
"Scrivo a matita su fogli di carta perché una parola su un foglio elettronico non si correggerà mai con la stessa facilità di una scritta a matita su carta disponendo di una gomma”.