Essere morti o essere vivi è la stessa cosa - Corto (2000)

Un bel corto d'animazione. Astratto, malinconico, suggestivo, perfettamente musicato, condotto con la particolare tecnica di animazione del regista (si parte da sequenze filmate, si ridipingono i fotogrammi - spesso eliminando i contorni - e poi si rianima il tutto). Dedicato a Pasolini, citato più volte nel film.

La celebre frase di Pasolini, diventata qui titolo, è la chiave d'accesso a un emozionante omaggio di Toccafondo al regista, della cui filmografia trasporta qui, in un'animazione sognante e rarefatta, alcune delle sequenze più evocative. Un corto liquido e magico che interpreta il Pasolini più onirico e "straziante", rievocando appena i volti di Ninetto, Totò, Franchi, Citti... per concludere che sì, è vero, essere morti o vivi è la stessa cosa, perché Pasolini, in fondo, vive ancora e sempre nell'immaginario che egli stesso ha creato.

Una dedica al grande regista Pier Paolo Pasolini attraverso un corto animato davvero convincente. Le immagini costruiscono e poi disfano volti e cose, come a richiamare il concetto (da lui tanto amato) che si deve essere sempre se stessi, per questo è necessario reinventarsi, essere imprevedibili. Non tutti i particolari sono chiarissimi a una prima visione, ma conoscendo il personaggio a cui è dedicato il corto, le immagini diventano mano a mano sempre più familiari. E poi essere morti o essere vivi è la stessa cosa....