Charlot vagabondo - Corto (1915)

Charlot vagabondo

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/09/10 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 8/09/10 23:56 - 5523 commenti

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Interessante comica in cui Chaplin porta cappello e pantaloni, cammina col bastoncino e ostenta i caratteristici baffetti: insomma, è Charlot. Buona la prima parte, quella che si tiene in aperta campagna, nella quale il nostro salva la fanciulla dai malintenzionati, un po’ meno vivace quella nella fattoria, pur se dotata di momenti gustosi.

Pigro 14/09/10 08:59 - 9635 commenti

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Consacrazione definitiva per la maschera del vagabondo Charlot, che qui prima salva una ragazza dall'attacco di tre ladri, poi si trasforma in agricoltore, alquanto maldestro, per starle vicino. Il cortometraggio punta decisamente verso la costruzione della tipologia di comicità sentimentale imperniata sulla figura del "tramp", che Chaplin svilupperà meglio in seguito. Non manca lo studio di gag e situazioni comiche, ma il vero obiettivo è la costruzione di una narrazione romanzesco-popolare di cui il riso è guarnizione. Un cortometraggio-chiave.

Galbo 13/02/13 17:02 - 12380 commenti

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Esordio di Chaplin in quella che sarà una delle sue "maschere" più celebri, quella del vagabondo, che salva una ragazza da un gruppo di malintenzionati poi trova lavoro in una fattoria. Non particolarmente incisivo dal punto di vista comico, il cortometraggio è però fondamentale nella messa a punto (fisica soprattutto, ma anche psicologica) del personaggio con il quale il grande artista inglese troverà la sua consacrazione.

Giùan 27/04/13 11:49 - 4540 commenti

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Dopo aver salvato da tre delinquenti la figlia del fattore, il nostro vagabondo viene assunto come aiutante dal padre, ambendo in verità solo a entrar nelle grazie di lei. Episodio cruciale nella filmografia chapliniana, connotando ancor più precisamente i contorni del “tramp” in senso romantico-malinconico (si veda la timida tenerezza nel corteggiamento della Purviance e il finale solitario “on the road”). In questo contesto le gag (alcune comunque gustose: vedi la mungitura) cominciano a diventar succedanee rispetto allo sviluppo narrativo.
MEMORABILE: Le gag col forcone; Il fagotto di Charlot.

Rebis 5/07/14 17:16 - 2332 commenti

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Caposaldo della produzione chapliniana, sia per la definizione della maschera fisica di Charlot che per l'introduzione della componente sentimentale e morale che emancipa la comicità dalla pura ipercinesi slapstik. La costruzione del gag è ancora immatura, con soluzioni "teatrali", ma l'organizzazione spaziale del racconto sull'asse orizzontale è condotta con estrema coerenza, e molti primi piani hanno una notevole forza espressiva. Più incisivo e dinamico l'incipit rispetto ad uno svolgimento un po' reiterato.

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