Alien: ore - Corto (2019)

Pur nella sua breve durata, riesce a esprimere qualche novità e a coinvolgere, e questo rappresenta già un buon risultato. L'ambientare la trama in una miniera, dove ci sono lavoratori alle prese con routine quotidiane, riesce a fornire qualche spunto di interesse, cosa non semplicissima vista la serie sterminata di pellicole realizzate a seguito dell'imprescindibile film di Scott. Buona la prova di Mikela Jay (gli altri, ad esclusione di Tara Pratt, sono praticamente delle comparse), mentre a non convincere molto è la (pur brevissima) apparizione della creatura.

L'ambientazione ricorda Alien3; e dal punto di vista delle trovate non c'è praticamente nulla da segnalare. Unica, vera nota positiva è rappresentata dalla protagonista, in parte e convincente. Detto ciò, gli elementi sono gli stessi: buio, rumori, attacco. Un po' poco per giustificare questo corto, che comunque risulta vedibile grazie soprattutto al breve minutaggio.

Corto che rammenta vagamente l'infausta sorte delle tolkieniane miniere di Moria (qualcuno ha scavato troppo a fondo liberando qualcosa di pericoloso...), con uno xenomorfo in luogo del Balrog. Chiarire come fossero arrivate fin laggiù quelle uova avrebbe reso il lavoro migliore, tuttavia l'ambientazione mineraria risulta perfetta e funzionale allo scopo. Bene anche la caratterizzazione psicologica della protagonista, che a vaghe promesse preferisce agire subito per salvare ciò che ha di più caro. Giusto l'epilogo scelto. Piuttosto coinvolgente, dunque promosso.

Cortometraggio commemorativo per il mitico xenomorfo alieno, capace di cambiare completamente il panorama della fantascienza cinematografica. Per l'occasione un gruppo di minatori raggiungerà "il cuore della terra" per scoprire loro malgrado un cadavere e delle strane uova che eruttano un liquido viscoso. Come sempre l'ambientazione claustrofobica è uno dei valori aggiunti del brand, che può contare anche in queste piccole storie di un pathos più unico che raro. Pur conoscendo la natura del pericolo si rimane sempre sorpresi.