Gestarsh99 • 30/09/11 18:56
Vice capo scrivano - 21546 interventi Quando si tratta di esprimere i sentimenti, le gioie, le sorprese e le piccole grandi difficoltà dell'infanzia, il Cinema francese non è secondo a nessuno, basti pensare ad un classico come
I 400 colpi (1959) o a pellicole recenti come
Innocence (2004),
Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (2009),
Essere e avere (2002) (opere dagli stili assai variegati).
Questo film non fa eccezione, trattando con estrema delicatezza emotiva un tema adolescenziale molto serio e complesso, connesso all'identificazione di un punto d'incontro tra la propria immagine esteriore e la propria essenza interiore.
Il piccolo grande trauma della crescita con cui ogni bambino deve fare i conti ad un certo punto della vita.
Personalmente non posso che fare un applauso sincero alla talentuosa
Céline Sciamma, l'autrice francese che è riuscita a realizzare in pochissimo tempo un film così profondo e convincente (non per altro vincitore del premio della Giuria come miglior lungometraggio al TORINO FILM FESTIVAL 2011).
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