Discussioni su Tomboy - Film (2011)

DISCUSSIONE GENERALE

16 post
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  • Gestarsh99 • 30/09/11 18:56
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Quando si tratta di esprimere i sentimenti, le gioie, le sorprese e le piccole grandi difficoltà dell'infanzia, il Cinema francese non è secondo a nessuno, basti pensare ad un classico come I 400 colpi (1959) o a pellicole recenti come Innocence (2004), Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (2009), Essere e avere (2002) (opere dagli stili assai variegati).

    Questo film non fa eccezione, trattando con estrema delicatezza emotiva un tema adolescenziale molto serio e complesso, connesso all'identificazione di un punto d'incontro tra la propria immagine esteriore e la propria essenza interiore.
    Il piccolo grande trauma della crescita con cui ogni bambino deve fare i conti ad un certo punto della vita.

    Personalmente non posso che fare un applauso sincero alla talentuosa Céline Sciamma, l'autrice francese che è riuscita a realizzare in pochissimo tempo un film così profondo e convincente (non per altro vincitore del premio della Giuria come miglior lungometraggio al TORINO FILM FESTIVAL 2011).
  • Mickes2 • 2/10/11 15:45
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    questo è uno dei generi che più preferisco; tra l'altro I 400 colpi è uno dei miei film preferiti in assoluto.
    lo metto in cima alla lista delle prossime visioni, insieme a Innocence.
  • Daniela • 2/10/11 16:05
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Raccolgo il suggerimento e metto in lista...
    PS: Anch'io amo molto i 400 colpi, in particolare il finale, uno dei più belli della storia del cinema. Alla lista dei film francesi sull'infanzia, vorrei aggiungere Zero in condotta, il classico inno alla libertà di Jean Vigo, ed anche Le amicizie particolari di Delannoy, trasposizione fedele e un pò accademica del bellissimo romanzo di Roger Peyrefitte.
    Ultima modifica: 2/10/11 16:06 da Daniela
  • Gestarsh99 • 2/10/11 17:35
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Mickes2 ebbe a dire:
    questo è uno dei generi che più preferisco...

    Siamo in tre allora ;)


    Daniela ebbe a dire:
    ... Zero in condotta, il classico inno alla libertà di Jean Vigo, ed anche Le amicizie particolari di Delannoy, trasposizione fedele e un pò accademica del bellissimo romanzo di Roger Peyrefitte.

    Sono parallelismi perfetti!
    Poi il film di Vigo è una pietra miliare del Cinema dell'infanzia.
  • Mickes2 • 3/10/11 11:57
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    PS: Anch'io amo molto i 400 colpi, in particolare il finale, uno dei più belli della storia del cinema. Alla lista dei film francesi sull'infanzia, vorrei aggiungere Zero in condotta, il classico inno alla libertà di Jean Vigo, ed anche Le amicizie particolari di Delannoy, trasposizione fedele e un pò accademica del bellissimo romanzo di Roger Peyrefitte.

    semplicemente indimenticabile.

    grazie per i consigli, di Vigo non ho visto nulla della sua seppur breve filmografia (purtroppo). proprio qualche giorno fa mi è arrivato il bluray Criterion, quale migliore occasione ;)
  • Daniela • 9/10/11 15:57
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Grazie Gestarsh99 per la preziosa dritta, ho visto il film ieri sera, davvero bello.
  • Galbo • 9/10/11 19:04
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    il film è uscito al cinema venerdì
  • Gestarsh99 • 9/10/11 23:03
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Grazie Gestarsh99 per la preziosa dritta, ho visto il film ieri sera, davvero bello.


    Anch'io devo ringraziare te perchè scorrendo la tua lunga lista di film sto conoscendo parecchie opere di cui non immaginavo l'esistenza.
    Ieri ad esempio mi son visto l'interessantissimo Cashback di Sean Ellis e devo dire che l'ho trovato un prodotto molto originale e surreale ;)
  • Galbo • 10/10/11 07:11
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Visto ieri sera, devo dire che si tratta di un film davvero riuscito, da non perdere e davvero in linea con i classici del genree; ringrazio anch'io Gest per la segnalazione
    Ultima modifica: 10/10/11 07:18 da Galbo
  • Galbo • 10/10/11 07:13
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Cashback ? mai sentito, mi metto alla ricerca :)
  • Gestarsh99 • 10/10/11 13:35
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Visto ieri sera, devo dire che si tratta di un film davvero riuscito, da non perdere e davvero in linea con i classici del genree; ringrazio anch'io Gest per la segnalazione

    Di niente, Galbo!
    Devo ammettere però che il doppiaggio italiano non rende merito alla versione originale sottotitolata, che ho preferito di gran lunga.
  • Galbo • 10/10/11 15:40
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    Visto ieri sera, devo dire che si tratta di un film davvero riuscito, da non perdere e davvero in linea con i classici del genree; ringrazio anch'io Gest per la segnalazione

    Di niente, Galbo!
    Devo ammettere però che il doppiaggio italiano non rende merito alla versione originale sottotitolata, che ho preferito di gran lunga.


    anch'io ho visto la versione originale, come faccio sempre quando ne ho la possibilità
  • Rebis • 17/10/11 17:30
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Film molto bello: si è aggiudicato il sacrosanto Premio Queer al Festival di Berlino e quello di pubblico e giuria al GLBT Film Festival di Torino, ma credo fermamente sia un prodotto che meriti una considerazione più ampia. Il tema dell'identità di genere è certo presente ma mi è sembrato un punto di partenza significativo per esplorare il mondo dell'infanzia piuttosto che il suo centro, non trovate? La poetica della Sciamma è molto materna, protettiva, affatto ostentata, molto diversa da un film come La mia vita in rosa che è chiaramente spinto sul versante della "questione di genere"...
    Ultima modifica: 17/10/11 17:31 da Rebis
  • Gestarsh99 • 17/10/11 18:42
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    ...Il tema dell'identità di genere è certo presente ma mi è sembrato un punto di partenza significativo per esplorare il mondo dell'infanzia piuttosto che il suo centro, non trovate?...

    Si, indiscutibilmente era quello l'intento dell'autrice. Personalmente ho anche specificato che la ricerca d'identità della piccola protagonista non riguardava unicamente la sfera sessuale ma toccava un concetto più totalizzante.
    Nel film vengono illustrate alla perfezione una miriade di dinamiche infantili legate alla socializzazione e alla comunicazione: il bisogno primario di accettazione nel gruppo, lo spirito di competizione, il rapporto col sesso opposto, il desiderio di piacere e farsi apprezzare dagli altri, la menzogna come strumento innocente da utilizzare a buon fine, la vergogna insopportabile dello smascheramento, la cattiveria senza filtri che i bambini sono capaci di riversare su chi è in minoranza o difetto, le prime avvisaglie di un rapporto idilliaco-neonatale coi genitori che inizia pian piano a incrinarsi in senso conflittuale, la dolorosa lezione inflitta dai propri errori, la capacità di rialzarsi ed affontare a viso aperto imbarazzi e paure.

    C'è tutto l'universo-bambino in quegli 80 minuti :)
  • Rebis • 17/10/11 21:15
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Verissimo, pur mantenendosi nei binari di un racconto prototipico, scova una sincerità e una autenticità nei personaggi davvero disarmante...
    Ultima modifica: 18/10/11 10:05 da Rebis
  • Deepred89 • 10/11/11 18:26
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    Visto ieri sera, devo dire che si tratta di un film davvero riuscito, da non perdere e davvero in linea con i classici del genree; ringrazio anch'io Gest per la segnalazione

    Di niente, Galbo!
    Devo ammettere però che il doppiaggio italiano non rende merito alla versione originale sottotitolata, che ho preferito di gran lunga.


    Visto ieri in sala, doppiato (bellissimo film, tra parentesi). Alcune voci del doppiaggio non mi sono sembrate il massimo in effetti, in particolare quelle delle due sorelle protagoniste (anche se mi immagino non fosse un lavoro facile).